Scelto il nuovo assessore esterno dell'amministrazione Riva
E' Marisa Satta il nuovo componente dell'amministrazione comunale pontese. Ha preso il posto del dimissionario Reinaudo
Scelto il nuovo assessore esterno dell'amministrazione Riva: è Marisa Satta che ha preso il poso del dimissionario Eugenio Reinaudo.
Scelto il nuovo assessore esterno dell'amministrazione Riva
E’ Marisa Satta il nuovo assessore esterno della giunta guidata da Bruno Riva. Satta, 52 anni, dipendente dell’Asl To 4, subentra al dimissionario Eugenio Reinaudo, passato in minoranza, assumendo le deleghe a Servizi socio-sanitari, Rapporti con l’Asl e Politiche Sociali e integrando le «quote rosa» nell'esecutivo. Per quanto riguarda le altre deleghe, va al vicesindaco Massimo Motto l’illuminazione pubblica, mentre sarà il sindaco ad occuparsi di Protezione Civile e cimitero. La nomina del nuovo assessore è stata ufficializzata nel corso del Consiglio del 1° settembre. Da Motto è arrivato un sentito ringraziamento alla Satta: «Grazie per aver accettato di mettersi in gioco con la nostra squadra. Non è da tutti impegnarsi per il proprio Comune perché costa sacrifici, tempo ed abnegazione». «Accettare un ruolo del genere significa voler bene al proprio paese» ha aggiunto Riva. «Sono io a ringraziare voi – ha dichiarato Satta – Sono lieta, onorata e fiera di entrare a far parte del vostro gruppo e cercherò di dare il massimo».
Clima di nuovo «caldo»
L’avvicendamento in giunta doveva essere l’unico punto saliente di una seduta che si preannunciava breve, ma che ha offerto spunti polemici. A riscaldare il clima una lettera scritta e fatta mettere a verbale dal consigliere di maggioranza Andrea Perino, collegato da remoto perché lontano per motivi di lavoro, ed affidata per la lettura in aula al vicesindaco. Un duro atto d’accusa verso l’atteggiamento della minoranza, alla quale Perino ha chiesto di replicare nella prossima seduta in cui potrà essere presente di persona. «La minoranza ha dichiarato più volte che lavora e lavorerà per il bene del paese, ma dall’inizio del nostro mandato abbiamo ricevuto 23 interrogazioni. Abbiamo sempre e solo ricevuto critiche e attacchi sul nostro operato e mai delle proposte costruttive. Da una minoranza a cui non manca esperienza ci aspettavamo un comportamento più maturo e costruttivo. Questo comportamento lede noi in primis, ma soprattutto nuoce al bene del paese perché non porta alcun risultato, se non quello di fare mero ostruzionismo e far perdere tempo. Spero che il vostro atteggiamento cambi e che “per il bene di Pont” non sia solo uno slogan come è stato fino ad ora ma inizi ad avere il suo vero significato e lo si dimostri e che l’acredine da sconfitta elettorale possa trasformarsi in critica costruttiva».
Frecciatina al dimissionario
Poi una frecciata all’assessore dimissionario Reinaudo: «Nel discorso delle sue dimissioni ha dichiarato “Resterò nell’assise come consigliere di minoranza per non abbandonare la nave su cui i cittadini con il loro voto e fiducia mi hanno fatto salire”. Vorrei ricordare che i cittadini che ti hanno votato oltre a credere nella tua persona probabilmente credevano nel gruppo e soprattutto nel programma. Considerando che hai deciso di abbandonare sia il gruppo che il programma credo che restare in consiglio non sia in linea con quanto dichiarato, perché non rappresenti più quello per cui l’elettorato ti ha votato. Con la scelta che hai fatto sarebbe più coerente lasciare il posto in consiglio a qualcuno che intende portare avanti il progetto per cui ha ricevuto voti e fiducia».
Contro gli attacchi a Riva
Perino ha puntato il dito contro gli attacchi mossi al primo cittadino: «Vorrei dire due parole riguardo all’etica tanto decantata dalla minoranza sulle vicende personali che riguardano il nostro Sindaco. Se si analizzano i fatti, il signor Coppo Paolo è stato membro della maggioranza che ha amministrato il nostro Comune dal 2005, per circa 15 anni e Sindaco negli ultimi 10. Solo nell’ultimo anno, da maggio 2020, sono iniziate le segnalazioni riguardo presunte irregolarità su beni ereditati dal nostro Sindaco. Caso vuole, proprio a maggio 2020, quando in paese si è iniziato a sapere che Bruno Riva si sarebbe candidato a sindaco con una sua lista. Sarà proprio un caso che questi due fatti coincidano? Nei quindici anni precedenti come mai non vi siete mai accorti di nulla?»
L’intervento di Coppo
Su questo punto Coppo ha replicato: «Se fossero state mosse a me le stesse contestazioni quand’ero sindaco avrei fatto due cose: o chiedevo di rettificare o andavo dai Carabinieri», sollecitando anche il sindaco a sciogliere la riserva sulla privacy e a pubblicare la richiesta di dimissioni e la delibera del consiglio svoltosi a porte chiuse. E rivolto a Perino gli ha rimproverato di fare «l’amministratore in smart working». Per accendere il dibattito non poteva mancare un accenno al recente e molto discusso restyling dell’allea, con la colorazione di panchine e scalinata. La minoranza ha chiesto al sindaco se in merito fosse stato redatto un regolare un progetto e rispettato il piano colore. «Non avevamo un progetto – ha risposto Riva - ma una motivazione: fare qualcosa di buono per Pont e dare un valore sociale alle panchine, per le quali sul piano colore non si specifica nulla, se non che devono essere accessibili a tutti. Ringrazio i cantonieri che hanno lavorato per la pulizia dell’area e hanno proposto di dare un po’ di colore». Il sindaco ha sottolineato che neanche per la collocazione dei pannelli fotografici in via IV maggio, decisa dalla precedente amministrazione, risultava essere stato presentato un progetto, sebbene il piano colore prevedesse che i «cartelli non devono creare confusione con la toponomastica esistente». Sulla «colorazione» dell’allea Motto ha aggiunto: «Il piano colore riguarda l’aspetto esteriore dei fabbricati. Con questo restyling abbiamo suscitato un’attenzione che non ci aspettavamo da parte di tutti i giornali».