Stangata a Ciriè: aumenta l’Irpef, tolta l’esenzione per i redditi al di sotto dei 10.000 €
Non piace la decisione della Giunta. L’assessore Silvestro: «Così si penalizza chi già non riesce a mettere il pane in tavola»
Stangata a Ciriè: aumenta l’Irpef, tolta l’esenzione per i redditi al di sotto dei 10.000 €.
Non piace la decisione della Giunta. L’assessore Silvestro: «Così si penalizza chi già non riesce a mettere il pane in tavola»
Stangata a Ciriè
L'addizionale Irpef schizza allo 0,8% per tutti: cancellata l'esenzione per i redditi al di sotto dei 10.000 euro. La notizia ha provocato una levata di scudi da parte del capogruppo pentastellato Franco Silvestro che ha reagito: «La manovra è ingiusta. Così si va a colpire una fascia di popolazione che già non riesce a mettere il pane in tavola!».
+300.000 euro
Nel 2025 s'intende passare da un incasso di 2.236.000 a 2.536.000 euro, con un incremento delle entrate di 300.000 euro; ben 30.000 euro è l'incasso previsto per i redditi bassi. Nell'anno nuovo verranno ritoccati anche i costi di costruzione e gli oneri di urbanizzazione del 15%. Ha motivato l'assessore al bilancio Alessandro Pugliesi: «Ritornerà la spending review. Dopo anni in cui è stato possibile applicare l'avanzo libero, adesso occorre accantonare delle somme, in via prudenziale, come ci richiede lo Stato. Dall'altra parte i costi delle utenze continuano ad aumentare e tutto questo porta a dover recuperare circa un milione di euro. Per non tagliare i servizi essenziali, abbiamo chiesto agli uffici di razionalizzare le spese. Ma non bastava, così abbiamo dovuto aumentare l'Irpef di un punto percentuale e togliere l'esenzione ai redditi bassi, come già avviene in altri Comuni del Torinese».
Il capogruppo pentastellato Franco Silvestro
Ha replicato Silvestro: «Con la spending review grattiamo il fondo del barile. Non ho apprezzato la considerazione, sussurrata dall’assessore che, intanto, ai redditi bassi, togliamo pochissimo. Siamo al di sotto della soglia di povertà. Per queste persone la rinuncia è significativa per, poi, recuperare 30.000 euro, la stessa somma spesa per le luci di Natale! La vostra è una scelta non condivisibile. Voterò contro l’aumento dell’Irpef. In modo provocatorio suggerirei una spending rewiev lineare per giungere ai 30.000 euro. Sono davvero indignato che il Comune di Cirié vada a togliere i soldi a chi ha delle difficoltà economiche». Ha aggiunto il collega del centro-destra Mattia Palermo: «Si poteva tagliare sulle luminarie piuttosto che gravare sulle tasche dei cittadini».
Marta Vittone esponente del Partito Democratico
Aggiunge Marta Vittone esponente del Partito Democratico: «La maggioranza ha votato, in modo favorevole, due provvedimenti controversi: l’incremento dell'aliquota dell'addizionale Irpef allo 0,8 % per tutti i redditi; l'eliminazione dell'esenzione al di sotto dei 10.000 euro annui, cioè persone che si ritrovano sotto la soglia di povertà e che pagheranno fino a 80 euro all'anno di tasse in più. Abbiamo votato contro e intendiamo fare l'elemosina sulle fasce più deboli per recuperare circa 30 mila euro, aumentando il prelievo fiscale generale in un momento storico di grande difficoltà per le famiglie. Chiediamo quindi alla giunta di Cirié e ai consiglieri di maggioranza di fare un passo indietro. ripristinando la vecchia aliquota e l’esenzione per i redditi bassi».
L'assessore Pugliesi
Conclude l'assessore Pugliesi, fuori consiglio: «La mancata esenzione Irpef per i redditi pari a 10.000 euro si traduce, per circa 2.600 contribuenti appartenenti a questa fascia, in un incremento mensile di soli 90 centesimi, ovvero circa 11 euro annui. Va inoltre sottolineato che la maggior parte di questi contribuenti beneficia di detrazioni tali da azzerare o quasi l'Irpef trattenuta. Pertanto, la polemica in merito, appare priva di reale fondamento».