Stop al Nodo idraulico di Ivrea, in cambio il M5S torna a chiedere la liberalizzazione dei caselli eporediesi sull'autostrada

IVREA. Non proseguirà il progetto da 320 milioni di euro sul nodo idraulico di Ivrea presentato da Ativa con la formula del project financing giudicandolo. E' quanto emerso dalla commissione regionale riunitasi mercoledì 7 settembre. 

Stop al Nodo idraulico di Ivrea, in cambio il M5S torna a chiedere la liberalizzazione dei caselli eporediesi sull'autostrada
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IVREA. Non proseguirà il progetto da 320 milioni di euro sul nodo idraulico di Ivrea presentato da Ativa con la formula del project financing giudicandolo. E' quanto emerso dalla commissione regionale riunitasi mercoledì 7 settembre. 

Non proseguirà il progetto da 320 milioni di euro sul nodo idraulico di Ivrea presentato da Ativa con la formula del project financing giudicandolo. E' quanto emerso dalla commissione regionale riunitasi mercoledì 7 settembre. "Abbiamo sempre contestato il progetto del nodo idraulico di Ivrea considerandolo non necessario, infatti i tempi di ritorno del progetto si aggirano tra i 150 e 200 anni (tempo stimato per la ripresentazione di un evento catastrofico come l'alluvione avvenuta nel 2000) - commentano Davide Bono, consigliere regionale M5S Piemonte e Pier Blasotta,  capogruppo pentastellanto in Consiglio comunale a Ivrea - In caso di rinnovo della convenzione Ossola ha promesso la riduzione del 30% dei pedaggi ad Ivrea". Ed hanno osservato: "Un misero contentino che non siamo disposti ad accettare, continuiamo a chiedere uno studio di fattibilità per la liberalizzazione dei caselli diQuincinetto, Ivrea, Scarmagno e Albiano per i residenti nell'eporediese". Da due anni il M5S chiede i dati del traffico ad Ativa ma ad oggi nessun riscontro. "Ora pretendiamo la gara d'appalto per il rinnovo della concessione", hanno tagliato corto.

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