Villar Dora verso le urne, a Cafasse arriva il commissario prefettizio
Il TAR accoglie il ricorso delle liste escluse a Villar Dora, ma adotta una linea più rigida per Cafasse. I candidati Marietta e Oddi annunciano un ricorso al Consiglio di Stato
Villar Dora verso le urne, a Cafasse arriva il commissario prefettizio
Cafasse sarà commissariata
In vista delle elezioni amministrative che si terranno l'8 e 9 giugno 2024, a Villar Dora si potrà votare regolarmente, mentre a Cafasse verrà invece nominato un commissario prefettizio.
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso dei candidati sindaco Savino Moscia (Buon senso per Villar Dora, un paese felice), Norma Tabone (Villar Dora progetto Comune) e Gian Paolo Richetto (Vivere Villar Dora). Le tre liste erano state ricusate dalla Commissione Circondariale di Avigliana a causa dell'assenza dei "timbri di continuità" tra le varie pagine. Tuttavia, ieri, il TAR ha accolto le loro istanze, riconoscendo la validità delle loro azioni.
Diversa la situazione a Cafasse, dove le liste civiche "InSIeme", dell'attuale sindaco Daniele Marietta, e "Conta su di NOI" di Carlo Oddi, sono state ricusate. La Commissione Circondariale di Ciriè aveva rilevato che il simbolo elettorale era presente solo sulla prima pagina dei moduli per la raccolta firme, e che le pagine erano state unite nel primo caso con una pinzatura e nel secondo con una clips, modalità ritenute non conformi. A seguito di queste irregolarità, il TAR ha adottato una linea più rigida, stabilendo che a Cafasse verrà nominato un commissario prefettizio che guiderà l'Ente fino alla primavera del prossimo anno.
Ricorso al Consiglio di Stato
I candidati Marietta e Oddi hanno espresso il loro sconcerto per il trattamento differente riservato dal TAR a situazioni simili. Marietta e Oddi hanno dichiarato: "Siamo sconcertati dal trattamento diverso riservato dal TAR a situazioni assolutamente simili, come la nostra e quella di Villar Dora. Il TAR nella stessa giornata di ieri ha pronunciato due sentenze dall'esito opposto, giungendo nel caso di Villar Dora ad accogliere il ricorso, valorizzando, tra l'altro, la circostanza che le sottoscrizioni fossero state raccolte in Comune ed autenticate dal Segretario Comunale o da un suo delegato. Nei nostri casi siamo stati penalizzati dal fatto che, a raccogliere le sottoscrizioni e a provvedere alla loro autenticazione, siano stati, per la lista elettorale ‘InSIeme’, un Assessore Comunale e, nel caso della lista elettorale ‘Conta su di NOI Carlo Oddi sindaco’, un Consigliere comunale di minoranza, tra l’altro il candidato sindaco. La legge accorda a Consiglieri ed Assessori il potere di autenticazione delle firme dei sottoscrittori. Con queste due sentenze viene messa in discussione la correttezza degli autenticatori e quindi la serietà dei soggetti a cui è la legge ad accordare il potere stesso di autenticazione. In ragione dell'ingiustificata ed illegittima disparità di trattamento tra le due situazioni, la nostra e quella di Villar Dora, in tutto analoghe, abbiamo deciso di presentare ricorso al Consiglio di Stato per evitare che il nostro paese venga commissariato".