Quali sono gli elementi che rendono l'affitto più costoso?

Quali sono gli elementi che rendono l'affitto più costoso?
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Negli ultimi anni, nel nostro Paese, si è osservata una generale tendenza all’aumento dei canoni di affitto

In effetti, prendere in affitto una casa oppure un appartamento può rivelarsi molto oneroso, in particolar modo in un regime di libero mercato come è quello italiano. 

Nel nostro Paese la situazione del mercato degli affitti, comunque, è particolarmente diversificata come si può notare consultando online la pagina degli affitti con Tecnocasa; per esempio, di solito, nelle grandi città del Nord Italia gli affitti sono considerevolmente più alti di quelli che si registrano nelle metropoli del Sud Italia; del resto, la situazione può essere decisamente variegata anche in uno stesso perimetro cittadino; prendere in affitto un piccolo appartamento nel centro storico può essere decisamente più oneroso che affittare una casa di medie dimensioni in una zona periferica.  

Ma quali sono i principali elementi che incidono sull’affitto rendendolo più oneroso? 

Nel paragrafo successivo proveremo ad analizzare i fattori che influenzano i prezzi degli affitti e che negli ultimi anni hanno spinto molte persone a considerare la possibilità di accendere un mutuo allo scopo di acquistare una casa o un appartamento. 

Affitti costosi: quali sono le cause principali?

Come già accennato nel paragrafo precedente il prezzo degli affitti è fortemente influenzato dalla zona in cui si trova l’immobile; chi vuole affittare una casa in una zona residenziale o in un centro storico, in particolar modo in città grandi o comunque turisticamente rilevanti, deve essere consapevole che il prezzo dell’affitto può essere particolarmente elevato e non alla portata di tutte le tasche; ovviamente, qualora ci si allontani dalle zone nevralgiche della città oppure si opti per case o appartamenti periferici o in zone ritenute non particolarmente appetibili dal punto di vista immobiliare, i prezzi degli affitti tendono a calare anche di molto. 

Un altro elemento che influenza il prezzo degli affitti è, come facilmente si può intuire, il valore dell’immobile che si prende in affitto; un modo di calcolare l’affitto annuo è quello di calcolare una percentuale (che spesso va dal 3 al 5%) sul valore dell’immobile; è giocoforza che, più elevato è il valore dell’immobile, maggiore è l’affitto che può esserci richiesto; se un immobile ha un valore di 300.000 euro, il proprietario potrebbe chiedere un affitto di 12.000 euro annui (quindi 1.000 euro al mese). 

Negli ultimi anni la disponibilità delle case in affitto si è ridotta; in un’economia di mercato questo ha fatto sì che i prezzi siano aumentati. È una legge di mercato; se la domanda è maggiore dell’offerta, i locatori alzano il prezzo. 

Nelle zone turistiche sta entrando sempre di più l’usanza dei cosiddetti affitti brevi; molti proprietari di immobili ritengono, infatti, che gli affitti di tipo tradizionale siano troppo rischiosi e onerosi; di conseguenza è sempre più difficile trovare persone disposte ad affittare per periodi medio-lunghi; ciò porta a un aumento generalizzato dei prezzi in determinate località (città d’arte, città di mare, zone di lago o di montagna ecc.). 

Le spese di mantenimento di un immobile e la tassazione non minimale sono due elementi che spingono i proprietari, a prescindere dall’ubicazione dell’immobile, a non scendere più di tanto con i prezzi. 

Sul prezzo di affitto, infine, può incidere considerevolmente lo stato di manutenzione dell’immobile; se questo è nuovo o è stato recentemente ristrutturato, va da sé che il canone d’affitto sarà più oneroso.

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