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Caldo nelle strutture sanitarie, sindacato sul piede di guerra: "Anche quest'anno ci pensano l'anno prossimo"

"La situazione nelle strutture dell'Asl To4 è critica"

Caldo nelle strutture sanitarie, sindacato sul piede di guerra: "Anche quest'anno ci pensano l'anno prossimo"
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Caldo nelle strutture sanitarie, sindacato sul piede di guerra: "Anche quest'anno ci pensano l'anno prossimo".

Caldo nelle strutture sanitarie

Anche quest'anno è emergenza caldo e i lavoratori delle strutture dell'Asl To4 scrivono all'azienda denunciando ancora una volta situazioni insostenibili. L'Asl dal canto suo ha emesso una nota con linee guida e indicazioni da seguire per fronteggiare l'emergenza ma il sindacato replica che negli anni poco è stato fatto ed è insufficiente.

Indicazioni Asl

Con riferimento alle consuete richieste segnalazioni sulle condizioni di disagio dell’utenza e degli operatori a causa dell’elevata temperatura che iniziano pervenire, si conferma che l’amministrazione nell’ambito dei piani pluriennali di investimento, pianifica anche lavori di miglioramento “per quanto fattibile“, da programmare a medio lungo termine.nella programmazione dei lavori tiene conto anche degli ambienti interni degli immobili aventi luoghi di lavoro al di sotto di tetti piani e ho mansardato, o con caratteristiche di materiali/finestrature o di esposizioni che possano esporre maggiormente criticità connesse al rischio calore, indipendentemente dalle richieste ad oggi pervenute.
Tuttavia, nel brevissimo termine, risulta necessario gestire le eventuali criticità mediante:
- programmazione delle azioni di tipo organizzativo, cura dei dirigenti DDL per le aree stabili di competenza;
- programmazione di eventuali azioni emergenziali di volta in volta definite da risolvere in sinergia con la figura individuata per gestire l’emergenza calore.
Si ritiene opportuno che:
1) I dirigenti DDl diano indicazioni generali per la messa in atto di interventi di tipo organizzativo/tecnico al fine di prevenire situazioni emergenziali, coinvolgendo i vari responsabili dirigenti, quali ad esempio:
- revisione degli orari di lavoro, con eventuale anticipo dell’apertura e chiusura dell’attività e sportelli;
- adozione di divise e abbigliamento di lavoro adeguato alla stagione;
- organizzazione dell’attività con uso di aree (in alcuni casi condizionate) spesso non utilizzate in talune fasce orarie;
- corretta manutenzione degli impianti di ventilazione e o condizionamento esistenti;
- posizionamento di ventilatori, ove le temperature siano inferiori ai 35° e o condizionatori per far fronte a situazioni critiche;
- posizionamento di schermature solari e o isolamento termico ove necessario;
- rilievo delle condizioni microclimatiche, al fine di avere i dati utili per le programmazioni di adeguamenti a breve e medio termine.

2) La SC Tecnico Patrimoniale delegata dalla Direzione Generale, per tramite dell’ingegner Mingione assume ruolo di responsabile della gestione Emergenza calore e provvede in sinergia ed in accordo con i dirigenti ddl a quegli interventi temporanee eventualmente necessari per risolvere situazioni urgenti e puntuali mediante ventilatori, impianti e o tecnologie portatili, da posizionare e ritirare a fine emergenza.il tutto compatibile anche con la situazione tecnico impiantistica esistente presso la struttura.

Si richiede quindi alle SSL the in indirizzo, di provvedere per le specifiche competenze a quanto indicato sulla presente, al fine di garantire al meglio, condizioni di microclima accettabile e prevenire emergenze legata al elevate temperature.
In analogia, dovranno essere messi in atto, adeguate scelte organizzative per il personale che svolge attività esterna sul territorio..

"Situazione inaccettabile"

"Per l'ennesimo anno consecutivo - si legge nel comunicato Nursind - abbiamo scritto e chiesto l'intervento ai vertici dell'ASL TO 4, per evitare di dover nuovamente fare i conti con il caldo estivo, che in passato ha creato numerosi disagi ai dipendenti che lavorano in Azienda, ma anche ai cittadini che usufruiscono dei vari servizi".

Una situazione che si ripete tutti gli anni segnala il sindacato: "Infatti, dopo le segnalazioni degli anni precedenti e mentre la stessa ASL TO 4 dispensa informazioni utili ai cittadini su come difendersi dal caldo estivo, considerato che l'Italia è stato il Paese con il maggior numero di decessi attribuibili allo stesso nell'intera estate del 2022, ci si aspettava una serie di interventi".

Ma nonostante la nota Asl il sindacato replica: "Per dovere di cronaca, con nota 64967 del 21/06/2023, il Direttor Generale Dott.Scarpetta, ha fornito indicazioni sulla problematica, nominando tra le altre cose scritte nel documento, l'Ing. Mingione quale responsabile della gestione emergenza calore. Lo stesso Ing.Mingione, in risposta a una mail inviata per conoscenza al Nursind, soltanto ben due settimane (6 luglio) dopo, comunicava che si era dato attuazione a quanto richiesto dalla Direzione, con l'acquisto di soli 15 split in totale, per tutta l'ASL TO 4 (ad es. 1 per ogni ospedale). È chiaro che pur comprendendo che ci sono limiti impiantistici, l'acquisto di 15 apparecchi di condizionamento è assolutamente inefficace oltre che arrivato tardivamente".

La situazion attuale

La situazione segnalata dal sindacato rileva:

- IVREA, nel reparto di Neurologia in alcune camere di degenza sono presenti impianti di condizionamento obsoleti e/o malfunzionanti (già segnalato varie volte dal personale), mentre in altre camere sono presenti solo ventole; In Ortopedia/Traumatologia 2 camere di degenza con split non funzionanti (si tampona con pinguini peraltro rumorosi). Nel reparto di Medicina pinguini inefficienti, split vecchi ed obsoleti quindi malfunzionanti, finestre senza tende, infissi senza zanzariere per cui non c'è neppure la possibilità di tenere le finestre aperte; SPDC (Psichiatria), presenti pochi split malfunzionanti e talmente rumorosi, che a causa della patologia dei a pazienti vanno spenti. Ambulatorio pre-ricoveri e pneumologia senza nessun tipo di condizionamento, con grande disagio non solo per i lavoratori, ma anche per gli utenti che soffrono di patologie respiratorie e in ossigeno terapia. Front-office cardiologia, nessun tipo di condizionamento.

-CUORGNE', tutto il presidio risulta privo di condizionamento, ad esclusione del PPI, laboratorio analisi, sala operatoria e mensa.

-POLIAMBULATORIO CUORGNE',RIVAROLO, CALUSO E CASTELLAMONTE, nessun tipo di condizionamento,

-CHIVASSO ospedale, segnalazioni in alcuni ambulatori, ma fortunatamente è il presidio senza grosse criticità Chivasso via Po, grossi disagi in molti uffici

-CAVAGNOLO, nessun tipo di condizionamento.

-POLIAMBULATORIO DI S.MAURO, nessun tipo di condizionamento, particolarmente critica la situazione in sala prelievi.

-CIRIE', nel reparto di Ortopedia 5 camere di degenza senza condizionamento e 2/3 dei pinguini sono malfunzionanti; in Neurologia presenti solo ventilatori; CSM situazione critica; Urologia/Oculistica, tutte le camere eccetto una (con condizionatore)con ventilatori; Nefrologia/post acuzie cardiologia, presenti 5/6 ventilatori a fronte di 11 stanze per altro tutte esposte al sole.

-LANZO, nessun tipo di condizionamento.

"Insomma, se pur è vero che questo problematica va avanti da anni e che nel 2019 Giuseppe Summa era stato vittima di un avvio di un procedimento disciplinare, proprio per aver denunciato queste criticità, la situazione è chiara: anche per il 2023, tutto è rimandato al 2024" concludono dal sindacato.

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