Ivrea e Asl To4, carenza di infermieri: piena la sede universitaria ma il territorio resta scoperto
Nursind denuncia: “Solo una parte dei 75 iscritti resterà a lavorare qui. Intanto dalle RSA e dal pronto soccorso di Ivrea continua l’emorragia verso Torino”.
Ivrea e Asl To4, carenza di infermieri
Il Piemonte continua a fare i conti con una crisi profonda di vocazioni infermieristiche. Anche quest’anno, come denuncia il sindacato Nursind, le iscrizioni ai corsi di laurea in infermieristica sono inferiori ai posti messi a disposizione dalle università. Nel 2025 il divario si è ulteriormente allargato: mancano all’appello 190 studenti sui 1176 previsti, un peggioramento rispetto ai 123 in meno registrati lo scorso anno.
A rischio il sistema dei servizi
“Si tratta di un fenomeno globale e nazionale – sottolinea Francesco Coppolella, segretario regionale di Nursind – ma non per questo possiamo permetterci di non occuparcene. Senza interventi concreti e investimenti seri, la carenza di infermieri rischia di compromettere il funzionamento stesso dei servizi sanitari”.
Giovani in fuga
Il problema non è solo numerico. Secondo il sindacato, alla base della scarsa attrattività della professione ci sono le condizioni di lavoro gravose, il mancato riconoscimento sociale, stipendi bassi e difficoltà nella conciliazione vita-lavoro. “Altre professioni sanitarie risultano più attrattive – prosegue Coppolella – mentre per gli infermieri nulla sembra muoversi. Servono misure per attirare i giovani e per trattenere chi già lavora, evitando dimissioni e fughe verso altri settori o all’estero”.
Numero non adeguato ai fabbisogni
Il tema riguarda da vicino anche l’Asl To4, dove la situazione appare particolarmente critica. Pur registrando il pieno di iscritti nella sede universitaria di Ivrea (75 posti), il sindacato avverte che il numero resta insufficiente rispetto al fabbisogno territoriale, soprattutto in vista della riforma sanitaria che rafforzerà i servizi di prossimità. “Il rischio – evidenzia Giuseppe Summa, referente Nursind Asl To4 – è che molti giovani scelgano di lavorare a Torino o in altre realtà più appetibili, lasciando scoperto il nostro territorio”.
Criticità nelle Rsa
Le criticità emergono con forza anche nelle RSA, dove gli infermieri sono ormai “merce rara”. Summa ricorda che negli ultimi mesi diversi professionisti hanno partecipato a concorsi per trasferirsi verso aziende sanitarie torinesi: “Solo dal pronto soccorso di Ivrea, in poco tempo, sono usciti cinque infermieri, altri due hanno già programmato di andarsene. È un’emorragia che rischia di lasciare scoperte strutture fondamentali per la salute dei cittadini”.
Servono strategie per il lungo periodo
Per Nursind servono quindi strategie di lungo periodo: dalla fidelizzazione degli studenti già durante il percorso di laurea a incentivi che rendano più attrattivo lavorare in provincia, senza dimenticare il rafforzamento di organici e risorse nelle strutture territoriali. “Non possiamo permetterci di restare a guardare – conclude Summa – il prezzo che pagheranno i nostri cittadini sarebbe troppo alto”.