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Ospedale di Lanzo, Cirio in visita promette 300mila euro per il potenziamento

Verranno destinati a nuove tecnologie negli ambulatori per ridurre le liste d'attesa e la riapertura delle sale operatorie chiuse dal 2020

Ospedale di Lanzo, Cirio in visita promette 300mila euro per il potenziamento
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Ospedale di Lanzo, Cirio in visita promette 300mila euro per il potenziamento. Verranno destinati a nuove tecnologie negli ambulatori per ridurre le liste d'attesa e la riapertura delle sale operatorie chiuse dal 2020.

Ospedale di Lanzo,  300mila euro per il potenziamento

Un investimento da 300 mila euro per il potenziamento dell’Ospedale di Lanzo che consente di potenziare gli ambulatori, aumentare le visite e le prestazioni e riaprire le sale operatorie chiuse dal 2020. «Con questo intervento proseguono gli investimenti sulla sanità, in ospedale e sul territorio, per offrire cure e assistenza ai nostri cittadini anche nelle zone montane e isolate. I nuovi ambulatori consentono di aumentare il numero di prestazioni e quindi ridurre le liste d’attesa che per noi sono il primo pensiero e per cui abbiamo avviato, non appena la pandemia l’ha consentito, un piano straordinario di recupero che stiamo portando avanti e che per il 2024 può contare su 50 milioni di fondi straordinari» ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio che ieri mattina, giovedì 18 aprile 2024, ha svolto un sopralluogo all’ospedale di Lanzo dove è stato recentemente acquistato ed è entrato in funzione un ecografo multidisciplinare di ultima generazione.

Nuove tecnologie e potenziamenti

Questa apparecchiatura è funzionale all’apertura, a partire dal prossimo mese di maggio, di nuovi ambulatori ospedalieri: l’ambulatorio per lo scompenso cardiaco, l’ambulatorio di diagnostica ecografica senologica (che potrà fare 1.000 prestazioni all’anno), l’ambulatorio di angiologia (per 1.000 esami all’anno) e l’attivazione del Day service ambulatoriale per la presa in carico di persone affette da pluripatologie per le quali è prevista la concentrazione di visite ed esami in un’unica giornata.
Sempre per la specialistica ambulatoriale, è previsto il potenziamento dell’ambulatorio di Oculistica ( che consentirà di fare 60 visite aggiuntive settimanali) e dell’ambulatorio di Spirometria ( per 300 esami aggiuntivi all’anno) grazie all’acquisizione, già avviata, di un nuovo spirometro.
Infine, sono in corso gli interventi di riammodernamento tecnologico delle due sale operatorie del destinate a diverse prestazioni: ablazione mediante radiofrequenza (200 prestazioni all’anno), posizionamento di accessi venosi a lunga permanenza (150/200 all’anno), interventi di chirurgia ambulatoriale complessa (per tunnel carpale, ernia, cataratta per almeno 220 interventi all’anno…) e per iniezioni intravitreali in ambito oculistico (10-15 a settimana).

Cot

«Voglio ringraziare medici e personale sanitario per il grande lavoro che svolgono ogni giorno per far funzionare il nostro sistema sanitario su cui per anni, purtroppo, si è tagliato troppo, ma su cui oggi siamo in grado di dire che c’è stata un’inversione di tendenza per cui, rispetto al 2019, oggi abbiamo più personale che lavora in sanità e più posti letto». Il sopralluogo è anche stato l’occasione per fare il punto sugli interventi sulla rete delle strutture sanitarie di prossimità del Distretto Ciriè-Lanzo che comprende una Centrale Operativa Territoriale (Cot) a valenza distrettuale con sede a Ciriè (ultimata) e due Case della Comunità di riferimento, cosiddette “hub” che saranno realizzate a Ciriè e a Lanzo, dove opererà un’équipe multiprofessionale di medici e pediatri di famiglia, di medici di continuità assistenziale (ex guardia medica), di infermieri di famiglia e di comunità e di assistenti sociali.

Interventi sul territorio

Grazie alla collaborazione delle amministrazioni comunali è stato poi possibile prevedere due Case della Comunità “spoke”, una a Mappano, in fase di completamento e dove sono già operativi gli studi di tre medici di famiglia e di un pediatra di libera scelta e lo “spazio salute donne”, e una a Caselle, in fase di progettazione.
Nelle Valli di Lanzo, con fondi ministeriali assegnati ai Comuni e in collaborazione tra gli stessi Comuni e l’ASL TO4 sono stati previsti i seguenti progetti, che rientrano nella “Strategia Aree Interne per le Valli di Lanzo”), progetti perlopiù già operativi e che saranno ulteriormente implementati: Presidi della Salute, Infermieri di Famiglia e di Comunità e Ostetriche di Continuità per l’assistenza sanitaria territoriale diffusa e domiciliarità (con sedi a Ceres, Lanzo, Pessinetto e Viù); telemedicina (si stanno perfezionando i percorsi con i medici di famiglia, gli infermieri di famiglia e di comunità e gli specialisti per poi acquisire gli strumenti necessari); supporto all’assistenza pediatrica con un Punto Pediatrico Aree Interne già operativo nelle sedi di Ceres, Lanzo e Viù; potenziamento delle Farmacie dei Servizi.
Un ulteriore progetto di implementazione dei servizi di natura sanitaria e socio-assistenziale, finanziato con fondi PNRR assegnati ai Comuni, è stato realizzato nell’ambito dell’Unione Montana Alpi Graie, con infermieri di famiglia e di comunità e di operatori sociali che svolgono attività domiciliare e in ambulatorio nelle sedi di Ceres e Viù.

Soddisfazione dal Nursind

Finalmente ci si ricorda di Lanzo, sperando che non si tratti solo di uno spot!
Siamo felici di apprendere che oggi il Presidente Cirio si sia recato presso l'Ospedale di Lanzo per inaugurare un nuovo ecografo utile al potenziamento delle attività ambulatoriali.
Apprendiamo con piacere anche della riapertura delle sale operatorie chiuse dal 2019 e che avevamo chiesto a gran voce.
Speriamo non si tratti solo di uno spot poichè possiamo comprendere che il Presidente Cirio non sia informato sulla reale situazione, ma la Direzione Generale si.

Non ci risulta infatti, che la fotografia attuale del personale medico infermieristico e di supporto oggi in servizio, possa garantire la riapertura delle sale operatorie e del reparto di day surgery che dovrebbe ospitare gli stessi pazienti, tranne che non si voglia esternalizzare tutto, così come previsto dallo studio della Regione Piemonte.

Come sindacato siamo sempre favorevoli al potenziamento della sanità pubblica, a condizioone che che non si voglia far fuoco con la stessa legna, peggiorando ulteriolmente le condizioni di lavoro.
Quando si afferma che si apre un servizio infatti, si deve dire anche con quali risorse.
Difficilmente vedremo aprire le sale con l'arrivo del periodo estivo, ancora più critico per via delle ferie, salvo che questa Direzione non pensi di non garantire un diritto sacrosanto.

Giuseppe Summa, Nursind

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