Una nuova casa della salute a Borgaro, sorgerà nell’ex Vigel
Mentre al posto di cascina Torazza sorgerà una piazza e uno spazio da adibire a luogo d'incontro con area verde
Una nuova casa della salute a Borgaro, sorgerà nell’ex Vigel: al piano terra troveranno posto i medici di base, la sezione della Croce Verde Borgaro-Caselle e la guardia medica.
Una nuova casa della salute a Borgaro
Entro il 2024 si punta ad aprire una Casa della Salute a Borgaro. L'ha annunciato il sindaco Claudio Gambino nell'ultimo consiglio comunale: «Vorremmo reimpiegare i locali dell'ex Vigel per creare la Casa della Salute. Al piano terra troveranno posto i medici di base, verrà trasferita la sezione della Croce Verde Borgaro-Caselle e la guardia medica. Al primo piano troveranno posto il Sea (Servizio Assistenza Anziani), gli assistenti sociali e l'infermeria di comunità, allo scopo di dare un aiuto ai dottori presenti nella struttura».
Tanti i progetti negli anni
La palazzina dell'ex Vigel, vuota da una una ventina d'anni, a seguito dalla creazione della nuova area industriale in via Tetti dell'Oleo, verso Mappano, dove si è ricollocata, è stata acquistata dal Comune di Borgaro. Da oltre un decennio si discute ormai della destinazione dall'edificio che si trova nei dintorni della stazione ferroviaria. Tante sono state le proposte che si sono succedute ma, nessuna delle quali ha convinto pienamente. L'anno scorso, quando sono stati messi a disposizione i fondi del Pnrr, gli uffici hanno partecipato con un progetto di riqualificazione che è stato finanziato.
La provocazione
Ha chiesto provocatoriamente il capogruppo pentastellato Cinzia Tortola: «Intendete realizzare una casa di salute o di comunità? Vorrei capire perché sono due strutture totalmente diverse ed è giusto specificare». La risposta di Gambino ha rilevato con amarezza per la gestione della sanità piemontese: «Alcuni mesi fa, in una riunione, l'Asl To4 ci ha presentato il proprio piano di potenziamento. Purtroppo si è assunta la scelta scellerata di creare case di comunità dove già ci sono presidi ospedalieri, a eccezione di Leini e Crescentino. Il nostro progetto si sostituisce alla mancata presenza dell'azienda sanitaria, permettendo lavori in team tra medici e infermieri. L'idea è quella di creare un front office unico a cui gli utenti potranno rivolgersi».
Cascina Torazza
Un’altra opera finanziata con i fondi europei è il piazzale che sarà ricavato davanti al municipio, in seguito all'abbattimento di cascina Torazza. Nell'ultima assemblea pubblica ha domandato il capogruppo del centro destra Cristiana Sciandra: «Su Cascina Torazza vorremmo chiarimenti sulla parte dell'edificio dipendente dal giudizio della Soprintendenza. Si potrà abbattere per fare il piazzale o si dovrà mantenere? In quest'ultimo caso cosa intendete fare?». Ha replicato il sindaco Claudio Gambino: «Ormai la cascina Torazza non è più in piedi, è rimasto solo l'edificio San Rocco. Vorremmo realizzare una piazza e un altro spazio da adibire a luogo d'incontro con un'area verde e degli arredi urbani. Nella parte demolita non dobbiamo chiedere permessi. Per cascina San Rocco siamo in attesa della risposta della Soprintendenza. Purtroppo, malgrado i tempi stringenti dell'Europa, quell'ente ha tempi più lunghi. Il progetto del piazzale è pronto. Lo realizzeremo a settembre e lo termineremo nel corso di un anno. Se il parere sarà negativo ridimensioneremo il progetto. L'edificio resterà in piedi e verrà ristrutturato».