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A lezione con i visori per la realtà virtuale

L'Istituto Comprensivo Gozzano entra nel futuro con un nuovo laboratorio informatico

A lezione con i visori per la realtà virtuale
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A lezione con i visori per la realtà virtuale: l’Istituto Comprensivo Gozzano entra nel futuro con un nuovo laboratorio informatico.

A lezione con i visori per la realtà virtuale

L’Istituto Comprensivo Guido Gozzano ha presentato quello che di fatto è un importante passo verso l’innovazione didattica:  30 visori per la realtà virtuale di ultima generazione, acquistati grazie all’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Strumenti che rappresentano una svolta per la didattica, sia alla secondaria che alla primaria, e che saranno disponibili per gli studenti a partire dal prossimo anno scolastico, una volta che i docenti avranno completato i corsi di formazione. La presentazione del progetto si è svolta con il coinvolgimento del dirigente scolastico, Natale Necchi, e dei professori di tecnologia Riccardo Bollero e Andrea Lappo, che hanno illustrato le potenzialità di questa tecnologia per il percorso educativo degli studenti. «Questi visori ci offrono l’opportunità di trasformare l’apprendimento in un’esperienza immersiva e coinvolgente - ha spiegato Bollero - L’obiettivo che ci prefiggiamo con questi visori è quello di incuriosire i ragazzi. L’utilizzo si deve limitare a un tempo limitato, 10-15 minuti al massimo, ma è un punto di partenza per stupire e interessare i ragazzi alle diverse materie».

Campi di apprendimento

Grazie alla realtà virtuale, gli studenti potranno esplorare luoghi lontani e mondi altrimenti difficilmente accessibili. Sarà possibile, ad esempio, visitare antiche civiltà, immergersi nei fondali oceanici o osservare da vicino fenomeni scientifici. L’utilizzo dei visori però non si limiterà a un apprendimento passivo. Gli studenti, infatti, saranno coinvolti attivamente anche nella produzione di contenuti, potenziando così le loro competenze non solo in campo tecnologico, ma anche in altre discipline. Le applicazioni spaziano dalla geografia alla storia, dalle scienze alle arti, rendendo le lezioni un’occasione per sperimentare un nuovo modo di apprendere e l’opportunità per gli assenti di non rimanere indietro con il programma.

Spinta alla digitalizzazione

«Quando è scoppiato il Covid molti insegnanti si sono trovati impreparati ad affrontare la didattica a distanza e le scuole non avevano gli strumenti. Se questo momento terribile ha portato qualcosa di positivo sono stati proprio questi fondi che hanno permesso e stanno permettendo la modernizzazione delle scuole» ha concluso il professor Bollero durante la sua presentazione.

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