Ciriè

Alla scoperta della «Fabbrica della Luce»: la storia ricostruita dagli allievi del Fermi

Gli allievi delle classi 5ª hanno effettuato una accurata ricerca sulla manifattura Rocchietti di Mathi

Alla scoperta della «Fabbrica della Luce»: la storia ricostruita dagli allievi del Fermi
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Alla scoperta della «Fabbrica della Luce»: la storia ricostruita dagli allievi del Fermi. Gli allievi delle classi 5ª hanno effettuato una accurata ricerca sulla manifattura Rocchietti di Mathi.

 Alla scoperta della «Fabbrica della Luce»

Alla scoperta della manifattura Rocchietti di Mathi. Gli esiti dello studio, sviluppatosi nell'anno scolastico 2023-2024, è stata presentato a metà giugno a palazzo d'Oria. Le classi 5A e 5B CAT dell’Istituto Fermi-Galilei di Ciriè hanno presentato il lavoro, prima di essere impegnati nella “corsa finale” verso l’Esame di Stato che li vedrà diplomarsi geometri. La collaborazione con il Club è ormai consuetudine. Negli anni sono stati presentati rilievi e progetti degli allievi dell’istituto tecnico ciriacese che hanno riguardato le Ville Liberty. Si è intervistata in merito Livia Tarisso, in quanto portavoce di quest'esperienza unica.

Il racconto

Cosa ha rappresentato la Manifattura Rocchietti per il Ciriacese?
«Gli abitanti della zona la chiamavano la “Fabrica dla Luce”. Infatti nacque come centrale elettrica a fine Ottocento. Trasformata in manifattura nel 1902, nel periodo delle grandi Esposizioni Universali. Inizialmente la fabbrica dava lavoro a 25 operai, oggi solo 3. La pandemia non ha avuto fortunatamente grande impatto sulla produzione poiché la si destina ad elastici per mascherine. Si è ormai giunti alla quarta generazione della famiglia Rocchietti e c’è ancora la volontà di essere presenti come punto di riferimento del settore».

Come si sono sviluppati il rilievo e la ricerca sull'edificio storico?
«L'attività è stata portata avanti dai professori Livia Tarisso, Giovanni Lanzafami, Alessio Calabrese ed Emanuela Longo. I contatti con i Lions si sono avuti a ottobre del 2023 ma i rilievi sono stati avviati nel mese di marzo. Sino alla fine di maggio abbiamo lavorato sui dati per, poi, presentarlo nella sala degli affreschi. Le quinte Costruzione, Ambiente e Territorio hanno elaborato un’accurata ricerca storica, intervistando la proprietà e occupandosi della ristrutturazione della facciata principale dello stabilimento. È seguito il rilievo topografico col drone, il laser scanner e il Gps. Passando, poi, alla fase di restituzione in laboratorio , in cui sono stati utilizzati computer e programmi Bim d'ultima generazione. Si è lavorato sul riassetto del prospetto principale della fabbrica. I ragazzi hanno stimato il costo delle opere e hanno svolto una ricerca approfondita sulla sicurezza nei cantieri. La Manifattura Rocchietti è così diventata palestra di studio e ricerca per gli allievi del Fermi-Galilei».

Cosa ti ha lasciato quest'esperienza di studio?
«Ricevuti in municipio dal sindaco Loredana Devietti, siamo stati premiati con un attestato su pergamena. Questa positiva esperienza è stata un incentivo per fare crescere nuove generazioni di futuri progettisti con la consapevolezza che il patrimonio storico debba essere base di partenza di ogni buon intervento: conoscere le nostre radici serve per affrontare con padronanza e competenza anche la progettazione futura».

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