Aumento delle tariffe mensa anche alla scuola di Favria
Il rincaro del servizio era già stato anticipato nelle settimane passate dal consigliere Verdiana Votta.
Aumento delle tariffe mensa anche alla scuola di Favria. Il rincaro del servizio era già stato anticipato nelle settimane passate dal consigliere Verdiana Votta.
Aumento delle tariffe mensa
Il temuto aumento delle tariffe mensa arriva, sgradito regalo di Natale, anche a Favria. Il rincaro del servizio, limitato unicamente alle scuole elementari, era già stato anticipato nelle settimane passate dal consigliere Verdiana Votta. Nei giorni scorsi la conferma, con la pubblicazione ufficiale delle cifre che saranno applicate nel 2021. Come già accaduto in altre realtà (leggasi Busano) l’aumento non è stato certo accettato da tutti di buon grado.
I motivi della scelta
A spiegare i motivi di tale scelta è il primo cittadino Vittorio Bellone: «Vorrei prima di tutto precisare che abbiamo cercato in ogni modo di trovare una via alternativa ai rincari - esordisce il sindaco - Ci siamo confrontati con la dirigente scolastica, in maniera da capire quali alternative potevamo applicare, quindi ne abbiamo parlato con l’Asl, che però ha cassato ogni proposta». Il motivo di questo aumento, che per le fasce a pieno reddito porterà ad una spesa da qui al termine dell’anno scolastica di oltre 120 euro, è imputabile al Covid. «Vista la situazione legata alla pandemia - prosegue ancora Bellone - abbiamo dovuto prevedere un aumento del personale che segue i ragazzi. Inoltre, il dover servire sempre per ragioni sanitarie un pasto monouso, il quale per la sua preparazione prevede un costo maggiore, ha rincarato ancora di più il servizio». Servizio per il quale il Municipio favriese da ottobre a dicembre aveva mantenuto le stesse tariffe dato che era stato possibile utilizzare dei fondi ricevuti dal Comune in tema scuola: «Esattamente. Con questi soldi che il Governo ci ha stanziato abbiamo potuto tamponare la situazione, ma adesso non possiamo più sostenere tale spesa. Ciò non significa che come Amministrazione non spenderemo soldi per la scuola, è il contrario. Però vorrei che fosse chiaro che questa non è una scelta politica, ma una necessità di Bilancio comunale».
Uno spiraglio
Allo stesso tempo il primo cittadino di Favria aggiunge ancora: «Nella volontà di continuare questo servizio a domanda individuale, che viene incontro alle esigenze di tante famiglie, va detto che se nelle prossime settimane, vista la situazione ancora precaria che stiamo vivendo per colpa della pandemia, lo Stato decidesse di versare nelle casse comunali ulteriore denaro per la scuola, con una delibera di Giunta apposita potremo immediatamente porre mano alle tariffe e tornare ad abbassare i costi della mensa scolastica. Inoltre, per cercare di far sì che in futuro la situazione mensa e servizio di assistenza vengano eseguiti in maniera sempre migliore stiamo studiando un nuovo bando, che sarà avviato al temine dell’attuale anno scolastico».