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Caro mensa 2025 a Ciriè: tariffe più alte fino a 6 euro a pasto, il Comune introduce sconti per famiglie numerose

L’amministrazione Devietti aumenta il costo del servizio di refezione scolastica senza ritoccare le fasce Isee

Caro mensa 2025 a Ciriè: tariffe più alte fino a 6 euro a pasto, il Comune introduce sconti per famiglie numerose

Caro mensa 2025 a Ciriè: tariffe più alte fino a 6 euro a pasto, il Comune introduce sconti per famiglie numerose. L’amministrazione Devietti aumenta il costo del servizio di refezione scolastica senza ritoccare le fasce Isee. Previsti però nuovi benefici per i nuclei con più figli e confermata la gratuità per alcuni insegnanti.

Caro mensa 2025 a Ciriè

L’anno 2025-2026 riparte con il “caro mensa”. Infatti l’Amministrazione Devietti ha deciso di rincarare il costo del pasto di quasi 50 centesimi, allo scopo di mantenere in piedi il servizio. Un’operazione avvenuta senza la revisione delle fasce Isee e che ricade sulle spalle delle famiglie, già le più colpite dalla crisi economica post-Covid 19. La tariffa base passa da 5,50 a € 5,97 euro per pasto, sfiorando i 6 euro al giorno.

I motivi della decisione

Queste le motivazioni addotte dall’assessore all’istruzione Andrea Sala: «Si è operato un mini-ritocco dei prezzi per garantire il servizio. Infatti la Camst, inizialmente, non era interessata a proseguire con l’appalto. Quindi siamo andati incontro alla società che, per il momento, continuerà a gestire la refezione scolastica. Non abbiamo ritenuta opportuna la revisione delle fasce Isee in quanto si è applicato solo il 50% circa della rivalutazione necessaria secondo gli indici Istat, proprio allo scopo di contenere l’impatto economico sulle famiglie. Tale adeguamento rappresenta un equilibrio tra la necessità di coprire parzialmente i costi effettivi del servizio e la volontà di sostenere ancora i nuclei familiari cittadini».

Sostegno alle famiglie numerose

Il Comune richiede ai propri cittadini nuovi sacrifici, ma non si dimentica delle famiglie numerose verso cui il Comune applicherà nuove scontistiche come dichiara Sala: «Intendiamo sostenere le famiglie numerose che usufruiscono del servizio mensa. Infatti le agevolazioni sono aumentate significativamente. La riduzione per il secondo figlio passa dal 20% al 30%, per il terzo dal 40% al 60%, mentre per il quarto si pagherà nulla. Tale misure sono state adottate in un’ottica d’equità e inclusione sociale, favorendo l’accesso ai servizi scolastici da parte di tutte le famiglie, anche in un contesto di aumento dei costi. Inoltre si è cercato di un penalizzare le famiglie con  l’adeguamento tariffario. Resta l’esonero del pagamento da parte del casi seguiti dal Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio-Assistenziali».

Confronto con il passato

Vediamo cosa cambia rispetto all’anno passato. Chi ha oltre 14.000 euro di Isee pagherà 5,97 anziché 5,50 euro. Dagli 11.000 a 14.000 euro si passa da 5,23 a 5,67. Dagli 8.000 agli 11.000 si passa da 4,68 a 5,07. Dai 6.000 agli 8.000 si passa da 4,13 a 4,48. Dai 3.000 ai 6.000 si passa da 3.58 a 3,88. Dai 1.500 ai 3.000 si passa da 2.20 a 2.39. Fino ai 1.500 si passa da 1.10 a 1,19. Per i non residenti il costo richiesto passa da 5.78 a 6,27 euro. Viene confermata la fornitura gratuita del pasto agli insegnanti statali delle scuole dell’Infanzia, primarie e secondarie di primo grado, limitatamente a un insegnante per sezione che pranza con gli alunni, visto che il costo del pasto è solo parzialmente rimborsato al Comune dallo Stato. Gli insegnanti potranno richiedere il servizio mensa anche nelle giornate in cui non ne avrebbero diritto per ragioni di servizio, previa corresponsione della tariffa intera, cioè 5,97 euro, direttamente all’appaltatore.