Rivarolo Canavese

Come sarà il nuovo anno scolastico alla Gozzano? Intervista alla dirigente Brunella Buscemi

Green pass e sospensione al personale non in regola, e poi ci sono ancora le cattedre da assegnare...

Come sarà il nuovo anno scolastico alla Gozzano? Intervista alla dirigente Brunella Buscemi
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A pochi giorni dall'inizio della scuola la dirigente scolastica della Gozzano spiega come sarà il nuovo anno scolastico.

Come sarà il nuovo anno scolastico alla Gozzano?

Da mercoledì scorso, 1 settembre, entrare a scuola per gli insegnanti e per il personale Ata dell’Istituto comprensivo Guido Gozzano di Rivarolo è un po’ come andare al ristorante o assistere ad un evento pubblico, culturale o sportivo che sia. Perché in attesa che sia operativa la piattaforma web annunciata dal Ministero dell’istruzione (dovrebbe esserlo dal 10 settembre), per controllare che chi entra nei plessi scolastici abbia (o meno) il Green Pass ecco una soluzione molto ingegnosa. L’idea è della dirigente Brunella Buscemi.
«Ci sarà una piattaforma informatica che garantirà la privacy del lavoratore, attraverso l’incrocio operato da un software centrale che mette in relazione il codice fiscale e i dati sanitari: di tutto questo, noi vedremo solo il risultato finale, ovvero il semaforo verde o rosso». E se le promesse saranno mantenute, avverrà dal 10 settembre.

E nel frattempo?
«Come prevede il decreto del 6 agosto, il personale scolastico deve essere in possesso della certificazione verde e nelle more della legge, ovvero dal 1° settembre fino all’entrata in funzione del sistema informatico di controllo, ci siamo dotati di tablet, sul quale abbiamo installato l’applicazione “VerificaC19” che consente di appurare l’autenticità e la validità delle certificazioni senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo che usiamo. Pertanto, chi deve entrare nelle nostri sedi (sono 11, ndr), comprese quelle decentrate, prima passa negli uffici centrali di via Lemaire, e attraverso il codice Qr  il “passaporto” cartaceo, dimostra di essere in regola e dopo di che può accedere a l l’interno della scuola».
Come succede, insomma, in tutti i luoghi pubblici indoor. Non solo. «La persona controllata, inoltre, deve firmare un registro dove, sempre come prevede la norma, noi annotiamo chi ha fatto la verifica del Green pass. E’ un documento interno che attesta che la verifica è stata fatta e che rimane agli atti nel caso in cui ci sia un controllo».

Ma cosa succede se la verifica dà il fatidico semaforo rosso (esito negativo al controllo)?
«In quanto dirigente - continua la professoressa Buscemi - di fronte ad un Green pass non valido devo invitare la persona a uscire e la normativa prevede inoltre che io emetta un provvedimento di sospensione dello stipendio per 4 giorni. Dal quinto giorno, poi, scatta la sospensione del contratto oltre ad un multa che varia da 400 a 1.000 euro il cui introito dovrò poi girare all’erario». E’ importante chiarire fin da subito che si sta parlando di sospensione e non di licenziamento: sospensione che termina nel momento in cui il dipendente (insegnante, bidello, amministrativo che sia) si mette in regola vaccinandosi, o eseguendo un tampone ogni 48 ore o dimostrando di essere esente dall’iniezione per motivi medici.
«Comunque - continua Brunella Buscemi - già due settimane fa, ho informato tutto il personale del mio Istituto di cosa sarebbe successo dal 1° settembre, affinché nessuno fosse impreparato a quella che è la nuova norma».

Ma cosa potrebbe capitare, però, a priori da lunedì 13 settembre, giorno di inizio della scuola è difficile prevederlo. Anzi, impossibile.
«Come dicevamo stiamo parlando di dati sensibili della sfera privata del singolo e in quanto tali, segreti. Immagino, però, che Rivarolo, come il resto del Paese, sia nella media italiana tra chi ha deciso di proteggersi con il vaccino e chi no. Pertanto, man mano che insegnanti e operatori passeranno dall’istituto, capiremo la misura di chi è in regola e chi no. Consideri che fino al 31 dicembre abbiamo la facoltà di fare riunioni in remoto: le collegiali di queste ore, ad esempio, le facciamo on line e, quindi, senza controllo del Green Pass, pertanto la maggior parte degli insegnanti varcheranno la soglia della scuola nell’imminenza dell’inizio delle lezioni».

Dunque, solo dal 13 settembre in poi si capirà cosa realmente succederà. E come si ovvierà ad un’eventuale assenza per sospensione?
«In questo caso dovrò nominare supplenti facendo contratti con una precisa clausola: fino al rientro del titolare. Il risparmio usato dal non pagamento del professore sospeso verrà utilizzato per pagare il supplente».

Il tema delle norme di contenimento della pandemia sta tenendo banco e oscurando un altro dei grandi temi che si sviluppano poco prima dell’inizio della scuola: la mancanza di insegnanti.
«Da quest’anno le nomine vengono fatte attraverso un algoritmo e pensi che nella notte tra sabato e domenica mi è arrivata una notifica che mi avvisava del fatto che il sistema informatico mi aveva assegnato 2 insegnanti».

Quindi il sistema funziona. Ma la situazione cattedre alla Gozzano com’è?
«La scuola dell’Infanzia è organizzata ed è al completo. Alla primaria mi mancano due docenti mentre le dolenti note arrivano dal Primo grado. Alle medie, purtroppo, fin’ora abbiamo pochissime nomine e in questo momento si sta attingendo da una terza graduatoria sempre attraverso l’algoritmo che inizia a dare le prime comunicazioni. Attualmente però, il fabbisogno da soddisfare è di 5 insegnanti di lettere, 3 di matematica, 1 di inglese, 1 di francese e delle ore di arte».
Poi una considerazione. «Rispetto agli altri anni, comunque, siamo più avanti: gli anni passati, di questi tempi, le lacune in organico erano molto più marcate per questo sono fiduciosa che da qui al 13 settembre riusciremo ad avere l’organico quasi al competo. Sono state molte le ammissioni a ruolo, sono fiduciosa che per l’inizio dovremmo essere abbastanza a posto; ci sono le rinunce, però, ce la dovremo fare ad iniziare con quasi tutte le cattedre. Cerchiamo di essere positivi».

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