Rivarolo

Covid-19 e scuola in arrivo le classi container o ci stanno tutti?

Anche l'istituto comprensivo ha un rebus con 1400 allievi da risolvere.

Covid-19 e scuola in arrivo le classi container o ci stanno tutti?
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Covid-19 e scuola ci staranno tutti in classe o serviranno altre soluzioni? Il suono della prima campanella è dietro l'angolo.

Covid-19 e scuola gli incontri

Come si tornerà a scuola a settembre? La domanda si fa sempre più impellente, dopo che la pandemia ha danneggiato (per usare un eufemismo) il diritto all'istruzione, mettendo a dura prova presidi, docenti e studenti. Una didattica a distanza a cui non si era avvezzi, con l'aggiunta di specifiche problematiche come per esempio connessioni traballanti o, peggio ancora, la mancanza di dispositivi tecnologici adeguati a supportarla. La ripartenza scolastica è sempre stata una priorità e finalmente, anche se il decreto è ancora in bozza, si profilano linee direttive, che lasciano autonomia alle scuole per attuarle.

A Rivarolo

A Rivarolo la preside Brunella Buscemi sta fronteggiando difficoltà importanti. «La situazione è davvero molto complicata e difficile da organizzare - dichiara - è necessaria la piena collaborazione e ogni sforzo del Comune per garantire il pieno diritto all'istruzione degli studenti della Gozzano». Per quanto riguarda la scuola media c'è stata infatti un'ulteriore riduzione degli spazi a causa dell’interdizione all’uso di altri locali. Pertanto, mancano aule e spazi sufficienti per garantire lo sdoppiamento di classi numerose e assicurare il necessario distanziamento. L’unica soluzione percorribile per permettere il regolare svolgimento delle lezioni in presenza sarebbe la messa a disposizione da parte del Comune di unità edili mobili all’esterno negli spazi verdi e attrezzate per accogliere gli studenti. «Se il Comune non mi viene incontro in questo modo, sarò costretta a ridurre l’unità oraria a 45 minuti, - spiega la preside - a far frequentare in presenza una parte della classe e il resto con la didattica a distanza in un sistema “blended” che deve tenere conto anche dell’orario contrattuale dei docenti».

Pericolo scampato

Covid-19 e scuola e le nuove linee guida, però, che riducono le distanze a un metro tra gli alunni che saranno dotati di banco mono posto (macino fossero delle Formula 1...) sembra aver scongiurato l'ipotesi peggiore: il trasferimento in altre strutture di alcune classi o l'utilizzo di unità esterne. Nonostante il «boom» di iscrizioni alla scuola primaria per il prossimo anno, con classi molto numerose.  «Tutto ciò “sic stantibus rebus” perché le Linee Guida emanate sono ancora una bozza - afferma - e quasi sicuramente passibili di modifiche. È mio auspicio poter far ritornare a settembre i miei studenti sui banchi di scuola in piena sicurezza e con un pieno godimento del diritto all’istruzione».

La Fase 4...

Covid-19 e scuola ecco  la «fase 4» è demandata, ancora una volta, ai dirigenti scolastici che devono fare i conti con situazioni molto diverse anche all’interno di una stessa città. Lo sa bene Federico Morgando, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Castellamonte, che conta quasi 1400 studenti e una decina di plessi tra il paese della Ceramica, Agliè. Bairo, Torre e Colleretto Castelnuovo. «Si riprenderà a metà settembre con lezioni in presenza. Soprattutto, si inizierà l’anno scolastico senza gli auspicati aumenti del personale scolastico (docenti e non) che sarebbero serviti ad affrontare al meglio il delicato anno scolastico alle porte. Ci stiamo organizzando per garantire il distanziamento sociale tra gli alunni di almeno un metro. Questo vuol dire, in pratica, banchi singoli nelle aule, sostituzione della cattedra con un banco, eliminazione delle suppellettili e degli arredi non indispensabili presenti nelle classi. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di mantenere il tempo scuola attualmente fornito, senza lezioni al sabato mattina».

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