Nidi e baby-parking chiusi: il comitato EduChiAmo contro la decisione delle istituzioni
Elisabetta Milanese, che gestisce il Centro Infanzia "Lilliput" di Volpiano, racconta queste difficili settimane.
Nidi chiusi: il comitato EduChiAmo contro la decisione delle istituzioni. Elisabetta Milanese, che gestisce il Centro Infanzia "Lilliput" di Volpiano, racconta queste difficili settimane.
Nidi chiusi
Con l’ingresso della Regione Piemonte in zona rossa sono state chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi ovviamente i nidi, che da inizio anno non avevano ancora sperimentato la “DAD”. La decisione ha ovviamente scatenato le ire di genitori ed educatori, che vedono in serio pericolo i diritti dei piccolini. In prima linea c’è sempre il comitato regionale EduChiAmo che con un comunicato stampa ha richiesto l’intervento delle istituzioni.
EduChiAmo
“Alla luce della primavera – fanno sapere dal gruppo – dopo l’esperienza maturata in un lungo anno, dopo tutti i protocolli attuati, tutte le Scuole, incluse quelle dei più piccoli si ritrovano nuovamente chiuse. A un anno di distanza tutti i genitori lavorano e si ritrovano ad affrontare una situazione nuovamente insostenibile. E i bambini? Nuovamente dimenticati. Mentre fuori la vita continua i più piccoli si trovano deprivati nuovamente del loro diritto alla socialità. A un anno di distanza non siamo più disposti a fare alcun passo indietro rispetto alle evidenze scientifiche e alle ripercussioni sociali. I nostri genitori alle prese con la conciliazione della vita familiare, lavorativa e scolastica hanno bisogno del supporto educativo-pedagogico che i nostri servizi sanno dare. I bambini hanno bisogno di socializzare in ambienti sicuri e protetti, in compagnia dei pari”.
Il racconto di Elisabetta Milanese
A supporto del comitato si è schierata anche Elisabetta Milanese, titolare ed educatrice dell’asilo nido “Lilliput” di Volpiano. “Non è solo una questione economica, ma anche educativa. Ogni giorno che passa i bambini subiscono disagi. La loro routine è stata rotta”. Già non era stato semplice il rientro post lockdown nel 2020 ed Elisabetta insieme all’educatrice Roberta Zuin hanno dovuto lavorare sodo per vivere ai più piccoli una normalità che era stata loro sottratta per lungo tempo. Con tutte le modifiche previste dal protocollo. “Abbiamo limitato tutti gli ingressi esterni all’interno della struttura – continua Elisabetta Milanese – cercando di evitare il più possibile i contatti. Oltre alle igienizzazioni. In questi mesi zero casi e nessun focolaio. E ora siamo chiusi”.