Rincari per la mensa scolastica, nonna avvia raccolta firme e scrive al sindaco
Bellone: "Vista la presenza del Covid purtroppo i costi sono lievitati ed attualmente non abbiamo le risorse per coprire interamente tale somma".
Rincari per la mensa scolastica a Favria, una nonna della scuola dell'infanzia avvia raccolta firme e scrive al sindaco affinché si possa scongiurare l'aumento della quota.
Rincari per la mensa scolastica
Una sessantina di firme, raccolte in un paio di giorni, accompagnate da una lettera rivolta al primo cittadino, allo scopo di sensibilizzare la problematica del rincaro della mensa per i bambini delle scuole primarie di Favria. L’iniziativa è a firma di Mara De Santi, nonna che si dimostra molto sensibile alle questioni che riguardano il suo paese e le future generazioni.
La lettera
«Alla gentile attenzione del sindaco - si legge nella missiva - Sono state raccolte le firme dei genitori delle sezioni della scuola materna per solidarietà nei confronti dei genitori della scuola elementare e allo stesso tempo per fare una riflessione, affinché non vengano aumentate le tariffe della mensa scolastica a parer nostro già esose. Comprendiamo la problematica, ma auspichiamo che ci siano tutte le possibilità da parte del Comune di mantenere le tariffe esistenti. Il sindaco come capo famiglia della comunità favriese dovrebbe come tutti i capo famiglia – che forse hanno uno stipendio fisso e fermo da anni e magari alcuni non c’è l’hanno nemmeno - rinunciare dolorosamente a qualche cos’altro e fare in modo che l’istruzione e la mensa, facente parte della socializzazione, abbiano la massima attenzione e il massimo beneficio».
Solidarietà
La signora De Santi, al di là della lettera, ci tiene a precisare: «Anche se la scuola materna non è interessata da questo rincaro è giusto che i favriesi solidarizzino e si sostengano a vicenda. I nostri bimbi prossimamente andranno alla Primaria e quindi mi sembra giusto far sentire la nostra voce, riguardo una situazione che, visto il momento, non è certo facile da affrontare per coloro che sono alle prese con la pandemia e la crisi ad essa legata».
La replica del sindaco Bellone
Il primo cittadino Vittorio Bellone replica così: «Prendo atto di questa iniziativa, mentre per quanto concerne la questione dell’aumento delle quote mensa ribadisco che non è stato un atto di tipo politico. Il Comune continua a mettere dei soldi a riguardo, però vista la presenza del Covid purtroppo i costi sono lievitati ed attualmente non abbiamo le risorse per coprire interamente tale somma. Ci stiamo confrontando con le famiglie e cercando una soluzione, affinché appena possibile si possano calmierare i prezzi».