Scontro sui buoni sconto delle giostre a Fiano: la preside difende la circolare, i genitori protestano
La dirigente Maurizia Bianco ribadisce il divieto di distribuzione di materiale a fini economici nelle scuole, mentre il Comitato Genitori rivendica l’iniziativa per la patronale Madonna del Rosario.
Scontro sui buoni sconto delle giostre a Fiano
«Sulla scuola si vomita sempre solo fango! La scuola è già nell’occhio del ciclone e, di rado, se ne parla bene. Non ritengo che l’istituto di Fiano abbia leso un diritto». Si sfoga la dirigente scolastica Maurizia Bianco, dopo essere venuta a sapere della mobilitazione del Comitato Genitori per la distribuzione di 2.500 buoni sconto dei giostrai, stampati in occasione della patronale Madonna del Rosario. Quindi approfondisce Maurizia Bianco: «In nessuna scuola vengono distribuiti materiali con ritorni economici. Possiamo autorizzare solo iniziative culturali o gratuite. I buoni si potevano consegnare all’ingresso o all’uscita, sul suolo pubblico. Questo non l’ho impedito in alcun modo. Al comprensivo c’era un’abitudine scorretta, non è il primo anno che firmo una circolare in merito. Non capisco perché, in passato, nulla è venuto fuori».
I fatti
Tra il 2 e il 3 ottobre, il Comitato Genitori, ha distribuito i coupon-sconto nei Comuni facenti parte del comprensivo quali: Robassomero, Fiano, Vallo, Varisella e La Cassa. L’iniziativa è stata intrapresa da Christian Chiarbonello, presidente del Comitato Genitori: «Se si fosse dialogato, avremmo potuto attivarci subito per la distribuzione fuori dai cancelli della scuola. Ma la dirigenza, in quanto componente del consiglio d’istituto, non mi ha interpellato. Sono venuto a conoscenza solo giovedì 27 settembre, leggendo il comunicato social dei giostrai che comunicavano non avrebbero più consegnato i buoni sconto. Mi sono subito adoperato per farli avere ai genitori per il 3 ottobre, data d’avvio della patronale».
La circolare
Proponiamo il testo della circolare 65, avente per oggetto “Divieto di distribuzione materiale pubblicitario a fini economici”, del 26 settembre 2025: «In merito a quanto in oggetto si richiama l’attenzione delle SS.LL. al rispetto della normativa vigente e a quanto disposto dall’art. 64 del Regolamento di istituto approvato in Consiglio di Istituto il 10/07/2015, tuttora in vigore, il quale, in coerenza con le attuali norme, vieta la distribuzione e la circolazione di “informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.” La ratio imposta dal legislatore risiede nella necessità di tutelare la primaria funzione educativa delle Istituzioni scolastiche che non possono essere considerate veicolo di qualsivoglia esercizio a fini commerciali, aventi scopo di lucro. La scuola può scegliere di provvedere a distribuire materiale divulgativo soltanto nei casi in cui si riferisca ad attività didattico-culturali promosse dagli Enti Locali o dalle Associazioni culturali-sportive del territorio e non persegua fini commerciali e comunque non in contrasto con le finalità educative della scuola. Non è vietata tuttavia la distribuzione di materiale sul suolo pubblico, al di fuori degli spazi di pertinenza dell’istituto. Tale comunicazione è stata più volte ribadita nel corso degli anni a tutti coloro che hanno avanzato richiesta. Certa che le SS.LL. comprendano appieno, si confida nella massima collaborazione da parte di tutti e si auspica il rispetto del divieto».
In consiglio di istituto
La questione non finisce qui. Infatti annuncia Chiarbonello: «Ho già provveduto a protocollare un’interrogazione da discutere al prossimo consiglio d’istituto in cui sostengo che la distribuzione dei buoni non era a scopo speculativo. Ringrazio la famiglia Franchini-Piccaluga, Nadia Vottero, Eva Bianco, Laura Nebbia, Walter Savarino, Luigi Mucciarone e tutti i genitori volenterosi».