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Studenti torinesi in visita virtuale all'acceleratore di particelle di Pavia

Studenti torinesi in visita virtuale all'acceleratore di particelle di Pavia
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Scuola: tour virtuali nell’acceleratore di particelle del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO). Oltre 400 studenti delle scuole superiori potranno conoscere il suo acceleratore, uno dei 6 al mondo, che genera fasci di particelle usati per il trattamento di tumori radioresistenti o inoperabili.

Scuola: tour virtuali nell’acceleratore di particelle del CNAO di Pavia

Una lezione online per conoscere l’unico acceleratore di particelle italiano, uno dei 6 al mondo, capace di generare fasci di ioni carbonio e protoni utilizzati per le terapie oncologiche: è l’iniziativa del CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica che mette i suoi fisici e tecnici a disposizione dei ragazzi delle scuole superiori: le lezioni, che avvengono all’interno delle piattaforme utilizzate dagli istituti scolastici per la didattica online, sono dei “tour virtuali” all’interno del CNAO in cui, attraverso immagini e grafiche, è presentato l’acceleratore di particelle, che funziona come le grandi “macchine” del CERN, ma, nel caso del CNAO, è utilizzato per curare i tumori radioresistenti o non operabili.

Le lezioni

La prima lezione ha visto la partecipazione di 170 studenti dell’Istituto Italo Calvino di Rozzano (Mi) e del Liceo scientifico Carlo Cattaneo di Torino, “guidati virtualmente” da Monica Necchi, fisico e Angelica Facoetti, radiobiologa. Le prossime lezioni, in programma l’8 e il 13 maggio e curate da Erminia Bressi, fisico e Alexandra Ferent, tecnico sanitario di radiologia medica, coinvolgeranno 249 allievi dell’Istituto comprensivo S. Ambrogio di Milano, del Liceo Castelnuovo di Firenze e del Liceo Norberto Rosa di Bussoleno (To).

Gli istituti scolastici interessati a organizzare lezioni online con gli esperti del CNAO possono scrivere a: comunicazione@cnao.it

I protoni e gli ioni carbonio

Al CNAO i protoni e gli ioni carbonio sono accelerati fino a 1/5 della velocità della luce e sono indirizzati, attraverso un complesso sistema di magneti, sulla massa tumorale. Queste particelle hanno una maggiore efficace nel distruggere le cellule del tumore rispetto ai fotoni utilizzati nella radioterapia tradizionale. In particolare gli ioni carbonio hanno la capacità di danneggiare il DNA delle cellule malate impedendo loro di riprodursi. Inoltre ioni e protoni, grazie alle loro caratteristiche fisiche, riescono a liberare l’energia distruttiva solo in prossimità del tumore, con una significativa riduzione  degli effetti collaterali sui tessuti sani circostanti.

L’adroterpia con ioni carbonio e con protoni (protonterapia) fa parte delle cure del Servizio Sanitario Nazionale ed è utilizzata per i tumori che non sono operabili e o che non rispondono alla radioterapia tradizionale.

Studenti torinesi in visita virtuale all'acceleratore di particelle di Pavia
Foto di repertorio
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