Al Velodromo Francone non solo ciclismo
Il progetto consiste nella costruzione di due campi da tennis e tre da padel
Al Velodromo Francone non solo ciclismo. Il progetto consiste nella costruzione di due campi da tennis e tre da padel,
si stanno ancora attendendo i contributi per quanto riguarda il locale bar-ristorante.
Al Velodromo Francone non solo ciclismo
I lavori al centro sportivo Pietro Francone prenderanno il via nel periodo estivo. Annuncia l'assessore ai lavori pubblici Giorgio Candelo: «Le opere dovrebbero partire nella stagione estiva. Lo scorso 15 marzo sono giunte le autorizzazioni dall'Enac (acronimo di Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, ndr) sulla zona aeroportuale. Quindi si terrà la gara d'appalto per aggiudicare gli interventi nell'impianto di via Ghetto in quanto la somma occorrente è stata stanziata già nel 2023».
Costi
Il progetto è stato finanziato con un mutuo dalla Regione Piemonte già alcuni anni fa. Questo consiste nella costruzione di due campi da tennis e tre da padel. Si stanno ancora attendendo i contributi, invece, per quanto riguarda il locale bar-ristorante. Una struttura i costi di realizzazione e gestione risultano parecchio elevati. Motivo per cui, nelle prime manifestazioni d'interesse, emanate già all'epoca dell'ultimo mandato di Sergio Colombatto, le varie proposte sono andate deserte.
Finanziamenti
L'esecutivo Coriasco si è allora attivato per ricercare dei fondi. Infatti sostiene Candelo: «Tempo fa abbiamo inoltrato la nostra candidatura in Regione per edificare il bar, richiedendo un contributo da oltre 500.000 euro alla Regione Piemonte. Stiamo ancora attendendo un riscontro dagli enti superiori». L'auspicio è che la seconda tappa del Giro d'Italia prima e la candidatura per la manifestazione del 2027 possano attrarrequeste risorse sul territorio, raggiungendo lo scopo d'avere un centro sportivo funzionante e attrezzato con un'attività ristorativa di livello. Infine c'è in programma un'attività da 360.000 euro per il rifacimento di tutta l'impiantistica. Interviene Candelo: «C'è in previsione la realizzazione di una cabina elettrica rinnovata perchè quella esistente non risulta più a norma, in quanto ormai sottodimensionata. In questo caso è necessario richiedere un aiuto economico dagli enti sovracomunali».