Slitta il rientro sul ring

Annullato il primo evento della Skull Boxe Canavesana post lockdown

Visti i tempi ristrettissimi, è salto l'evento previsto per oggi, sabato 25 luglio.

Annullato il primo evento della Skull Boxe Canavesana post lockdown
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Annullato il primo evento della Skull Boxe Canavesana post lockdown. Visti i tempi ristrettissimi, è salto l'evento previsto per oggi, sabato 25 luglio.

Annullato il primo evento della Skull Boxe Canavesana post lockdown

Delusione, amarezza ma anche tanta rabbia. Perché purtroppo a mesi di distanza dalla chiusura obbligatoria e dopo settimane di attesa all’indomani di una riapertura delle palestre che aveva «illuso» tutti, gli sport di contatto in Piemonte hanno ripreso solo da pochissimi giorni. Visti i tempi ristrettissimi l’attesa riunione pugilistica che era in programma il prossimo 25 luglio a Rivarolo Canavese salta. L’evento annullato , il primo dopo il «lockdown» dovuto al Covid-19, sarebbe stato come sempre allestito dalla Skull Boxe Canavesana, che nella palestra di casa, in quel di frazione Pasquaro, era pronta a portare sul ring diversi atleti dilettanti, ma anche dei professionisti. Il tutto per far finalmente riprendere anche la fase agonistica di questa disciplina. Invece...

La parola al maestro

«Abbiamo atteso per lungo tempo un nullaosta che non arrivava mai - spiega Alessio Furlan, il mitico «Guerriero» che è maestro ed anima della realtà nostrana - Quando abbiamo calendarizzato questa uscita le notizie che ci giunsero all’epoca erano di una pronta riapertura alla fase di “contatto”. Ciò significava poter ripartire con un certo lavoro con gli atleti, in maniera da tornare a gareggiare. Invece, sono passati i giorni, le settimane e noi siamo rimasti qui fermi al palo. A questo punto, anche se il sì per eventi del genere è giunto alla fine della scorsa settimana, non siamo in grado di portare i ragazzi a combattere, perché privi di quell’allenamento specifico che serve per duellare. Anche le richieste di tamponi e controlli, oltre che la necessità di disputare il tutto a porte chiuse, ci metterebbero ulteriormente in difficoltà».

Rammarico

Seppur con tanto rammarico, non resta perciò che attendere tempi migliori e rinviare la serata del 25. Però Furlan ribadisce che bisogna fare qualcosa per risalire la china: «Alcune decisioni che sono state prese sono a dir poco assurde, ma ci dobbiamo adeguare. Con i miei collaboratori abbiamo analizzato tutti i pro ed i contro ed abbiamo scelto di rimandare il tutto al 19 settembre. Rischiare ci pare inutile, come giocare sulla salute nostra e dei ragazzi che salgono sul ring. Noi siamo rimasti ligi al dovere, quindi fare una serata tanto per non ci porta nulla. Non è giusto lavorare senza una certezza, con la possibilità che tutti salti all’ultimo. Meglio aspettare».

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