Hervé Barmasse si allena nel vallone di Piantonetto
Il famoso alpinista italiano è salito fino al "Rifugio Pontese" prima di dare il via all'arrampicata.
Hervé Barmasse si allena nel Vallone di Piantonetto. Il famoso alpinista italiano è salito fino al "Rifugio Pontese" prima di dare il via all'arrampicata.
Hervé Barmasse
E’ uno dei più famosi alpinisti italiani e qualche giorno fa ha scelto, a sorpresa, come meta per allenarsi il vallone di Piantonetto. Hervé Barmasse lunedì 27 luglio è salito al «Rifugio Pontese» per arrampicare sulle montagne selvagge ed aspre che sovrastano la diga di Teleccio e Locana, all’ombra del mitico «Becco della Tribolazione». Una visita illustre, svelata da un messaggio pubblicato sulle sue pagine social: «È da quando avevo vent’anni che dico vado a fare un giro a Piantonetto. Per passare dalle parole ai fatti c’è voluto @stefanperro e una via che si chiama “Furore”. Una linea splendida, sia sui tiri facili che su quelli più difficili. A contorno di tutta quella roccia la cordialità e l’ottima cucina del Rifugio Pontese. Quasi quasi ci torno...».
Il Vallone di Piantonetto
Un proposito che fa ben sperare e che sicuramente ha fruttato una meritata pubblicità al bellissimo vallone di Piantonetto, meta da tempo di appassionati dell’arrampicata provenienti da tutto il mondo. L’entusiasmo di Hervé Barmasse rappresenta il miglior biglietto da visita.
Una vita in altura
A poco più di quarant’anni, Barmasse nel suo campo è già una leggenda. Nato tra le montagne della vicina Valle D’Aosta, a Valtournenche, in una famiglia in cui il mestiere di guida alpina si tramanda da diverse generazioni, è considerato il «Re del Cervino». La prima via sulla «Gran Becca» l’ha aperta con il padre Marco nel 2010. Spedizione dopo spedizione è tornato sulla «sua» montagna, fino a diventare l’alpinista che, tra nuove vie, prime invernali e prime solitarie, ha compiuto le imprese più notevoli. Nel 2011 è stato protagonista del progetto «Exploring the Alps», che con l’apertura di tre nuove vie su tre montagne simbolo, il Cervino, il Monte Bianco e il Monte Rosa, puntava a dimostrare come sulle Alpi ci fosse ancora spazio per l’esplorazione. Numerose anche le sue spedizioni all’estero, in Patagonia e sulla catena dell’Himalaya. E’ inoltre fotografo, maestro di sci e di snowboard, istruttore nazionale delle guide alpine, scrittore, tecnico del soccorso alpino, nonché volto televisivo della trasmissione di Rai 3 «Alle falde del Kilimangiaro». Quanto basta per accendere i riflettori pure su Piantonetto.