Il vivaio della Rivarolese Calcio punta all'Elite
Intervista a Fabrizio Gallo, responsabile della Scuola Calcio.
Il vivaio della Rivarolese Calcio punta all'Elite.
Il vivaio della Rivarolese
Non solo prima squadra o squadre che puntano ai Regionali. Il «vivaio» della Rivarolese lavora tanto affinché i suoi giovanissimi crescano tecnicamente ed umanamente, in modo da fare poi il «salto» ed andare ad alimentare le rose delle singole formazioni della «linea verde». E proprio l’opera costante che si svolge in via Merlo sta portando la compagine del presidente Juan Carlos Surace e del vice Andrea Mautino a spostare, anno dopo anno, l’asticella sempre più in alto.
Le dichiarazioni
Lo spiega chiaramente Fabrizio Gallo, responsabile della Scuola Calcio, che lavora gomito a gomito con José Surace in modo che il settore giovanile rivarolese si ampli sempre più. «Il prossimo step è quello di raggiungere il livello Elite - dice Gallo - e per questo stiamo costantemente lavorando affinché a maggio del 2020 la nostra società possa fregiarsi anche di questo titolo». Per fare ciò, la compagine altocanavesana si affida a tecnici ed istruttori preparati e di qualità. «Tra novità e conferme - prosegue Gallo - abbiamo lavorato pure sulla qualità dei nostri mister.
Tutte le novità
A livello di 2007 opererà, seppur già al “Polisportivo”, Walter Madaschi, mentre i 2008 saranno affidati alla «new entry» Marco Moro, che sarà responsabile tecnico anche della fascia che comprende i 2009. Dando, invece, uno sguardo all’elenco degli allenatori e del personale di supporto, sempre ai 2008 ci saranno Lino Cavaleri e Marotta, ai 2009 Fabrizio Mautino e Paonessa, quindi al 2010 il trio composto da Marras, Franco e Moretto. A livello di 2011 Micheal Adamo, Perretta, Troglia Ris ed Aimonino, mentre Scalone è chiamato a lavorare con i 2012. Infine, Saviano (che è pure il responsabile dei Primi Calci), insieme a Mezzano e Patrono, opererà con i giovani atleti della classe 2013.
Il commento
«Siamo senza dubbio soddisfatti - torna a parlare Fabrizio Gallo - perché si sta facendo un lavoro di qualità, al fine di permettere a questi ragazzi, un giorno, di essere pronti al “salto” nelle categorie superiori. L’opera che abbiamo portato oggi ci permette di presentarci al via sia del Grande Slam che del Gran Galà, e così ci farà confrontare con squadre e società torinesi di alto profilo». Infine, una piccola grande speranza: «Che nel prossimo futuro il Comune ci dia una mano per far sì che gli impianti di via Merlo siano meno obsoleti. Servono dei lavori e noi, come società, siamo pronti ad avviare un dialogo per il bene dei ragazzi che qui fanno dello sport sano».