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Johnny taglia il traguardo e realizza il suo sogno: «Dedico la vittoria a mio fratello che sta lottando contro la malattia»

Paolo Bramante ha percorso il Tor de Geants la gara più lunga e difficile affrontandola con la caviglia slogata

Johnny taglia il traguardo e realizza il suo sogno: «Dedico la vittoria a mio fratello che sta lottando contro la malattia»

Johnny taglia il traguardo e realizza il suo sogno: «Dedico la vittoria a mio fratello che sta lottando contro la malattia». Paolo Bramante ha percorso il Tor de Geants la gara più lunga e difficile affrontandola con la caviglia slogata.

Johnny taglia il traguardo e realizza il suo sogno

“Gigante” è proprio il caso di dirlo perché chi termina (rispettando il regolamento di gara punto per punto) il Tor de Geants tale viene definito. Una gara che Paolo Bramante (per tutti Johnny) stava preparando da oltre un anno. Perfetta per il suo 50° compleanno. Un regalo “speciale” che voleva farsi e voleva fare anche alla sua famiglia e amici che lo hanno sempre sostenuto. Una avventura iniziata non certo favorevolmente per l’atleta che 36 ore prima della partenza si è procurato in casa una distorsione alla caviglia. Notte in bianco, umore a terra e tanto dolore. Mollare? Neppure per idea! Johnny è partito come da programma alla volta di Courmayeur dove si è svolta la partenza alle 12 di domenica 14 settembre e di lì è iniziata la sua avventura. L’ennesima. La più difficile.

La cronaca

I primi 9 km scorrono tranquillamente con 1400 di dislivello. Sono le discese a ricordare a Johnny che quella caviglia è malconcia andandosi a ripercuotere anche sul ginocchio. Ma non c’è tempo da perdere. Mette qualcosa sotto i denti, non dorme, massaggio della fisioterapista Rachele e via, si riparte! Quel salire e scendere di certo non è impresa facile. La caviglia porta scompensi al percorso e i primi segnali di arresa si fanno sentire. Un paio di ore di sonno riescono a far ragionare Johnny che procede nel suo percorso anche se arrivato a Cogne si accorge che la caviglia destra è gonfia e i piedi sono pieni di vesciche. Ma Johnny non ha mollato. Le tappe del Tor de Geants le ha fatte tutte. Con difficoltà, spesso allucinazioni, momenti di sconforto ma anche di ripresa veloce perché quel traguardo lo doveva raggiungere. A Gressoney le vesciche non ci sono più e anche il dolore alla caviglia si è attenuato. A Valtournenche, ad aspettarlo, ci sono famiglia e amici a intonargli il “buon compleanno”. Il traguardo arriva. La sfida è vinta!

«Dedico la vittoria a mio fratello che sta lottando contro la malattia»

«Io ce l’ho messa tutta ma se sono arrivato a tagliare il traguardo il merito è di mia moglie Cinzia e del mio migliore amico Manuel che hanno percorso 1100 km in auto per sostenermi – commenta Johnny – Un ringraziamento a tutti coloro che mi hanno sostenuto, a chi ha tagliato il traguardo con me. Chi mi ha sostenuto con telefonate già giorni prima della mia partenza sono stati la mia motivazione a non mollare, a provarci, a superare le difficoltà che il destino mi ha messo davanti, come l’infortunio alla caviglia. Un percorso lungo, tante persone che ho incontrato in questo viaggio su sterrato, pietre, nella natura con i suoi aspetti positivi e negativi. Dedico questa mia impresa a mio fratello che sta lottando contro la malattia. Il gigante è lui, non io!» conclude Johnny.