La storia di Antonio Zoppo: da Andrate al "Tor des Geants"
Il 60enne ha partecipato all'edizione 2021 della celebre ultra-maratona.
La storia di Antonio Zoppo: da Andrate al "Tor des Geants". Il 60enne ha partecipato all'edizione 2021 della celebre ultra-maratona.
La storia di Antonio Zoppo
Oltre 300 chilometri che arricchiscono la sfarzosa storia di Antonio Zoppo. Il Tor des Geants, infatti, non è una «semplice» ultra maratona. E’ diventato, con gli anni, un evento incredibile, carico di significato e di emozioni. Per tanti è una sfida con la natura e con i limiti umani, per altri è un modo per mettersi alla prova. Per altri ancora è l’occasione per immergersi in un territorio eccezionale e carico di significato. Un perfetto mix di queste emozioni è quello che ha vissuto Antonio Zoppo. Il sessantenne di Andrate è uno sportivo molto conosciuto: prima l’esperienza con nel mondo del calcio, come giocatore che come allenatore. Poi l’avventura nel mondo della corsa, che lo ha portato, non più proprio di «primo pelo», a confrontarsi con tutte le diverse specialità (cross, strada, montagna), quindi su diverse distanze (dai circuiti medio lunghi sino alla maratona), fino a cimentarsi in una corsa che è stata una sfida non solo con i 330 chilometri della competizione valdostana, ma anche con se stessi. Alla fine, dopo poco più di 120 ore di corsa, per lui piazza numero 119 e, cosa più importante, arrivo finale tra il tripudio dei tanti amici e parenti che lo hanno seguito, spronato ed anche aiutato.
Le parole dell'alteta
«E’ stata una bella esperienza, resa indimenticabile dalla tanta gente che mi ha seguito e mi ha incitato, in tutte le forme possibile. Basta dire che per vedere tutti i messaggi che mi sono arrivati su whatsapp ci ho messo 4 ore!» Antonio, che ancora una volta seppur dilettante ha dimostrato una professionalità enorme, ha dimostrato che gli obiettivi si possono raggiungere se si crede in se stessi. «Nel complesso la gara è andata bene. L’ho preparata nel modo migliore possibile, cercando di conoscere il percorso il più possibile. C’è stato un momento in cui sono andato in crisi però: a quel punto ho lasciato da parte il discorso cronometrico, ho semplicemente proseguito perché volevo arrivare al termine e non deludere le tante persone che hanno creduto in me». Zoppo è davvero contento del proprio «Tor»: «Le emozioni sono iniziate quando hanno accettato la mia iscrizione. Mi sono preparato dando il massimo, perché qui non si va in gita, si fatica, ma si vive pure una natura e dei posti straordinari. Completare 22 colli di seguito è a dir poco dura, però allo stesso tempo ti regala un’emozione straordinaria». Un grazie enorme l’eporediese lo rivolge a chi lo ha seguito da vicino, chi da lontano, chi lo ha atteso lungo il tracciato, chi invece lo ha festeggiato all’arrivo: «E’ bello sapere di aver toccato tante persone con questa mia piccola impresa. Se sono arrivato sino al termine è anche merito loro».
E non finisce qui...
Adesso Antonio sta cercando di tornare al top dopo la fatica di questa uscita perché da qui alla fine del 2021 ci sono ancora due appuntamenti: «Sarò al via ad ottobre degli Italiani di cross a Bari, per difendere i colori della mia società. Poi, se lo stato di forma me lo permetterà, sarò impegnato nella maratona di Ravenna. Invece per il 2022 vedremo col passare del tempo».