Sport paralimpici

Livio Raggino dopo il ciclismo... si cimenta pure con il volley

Il rivarolese continua a fare esperienze e si prepara (quando sarà possibile) a gareggiare su due fronti.

Livio Raggino dopo il ciclismo... si cimenta pure con il volley
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Continuano le nuove esperienze del paratleta rivarolese. Livio Raggino dopo il ciclismo... si cimenta pure con il volley.

Livio Raggino dopo il ciclismo... si cimenta pure con il volley

Abbiamo imparato a conoscerlo per le sue imprese a livello nazionale ed internazionale, in sella ad una bici speciale. Ha regalato emozioni e dato un esempio a molti, dimostrando che attraverso la volontà, la determinazione, la forza d’animo e pure un pizzico di testardaggine si può reagire di fronte agli ostacoli della vita. Adesso, all’età di 61 anni Livio Raggino, uno degli emblemi canavesani dello sport paralimpico, ha deciso di «dividersi in due». Nel senso che non gli bastava solo pedalare in sella al suo triciclo e così si è messo anche a giocare a pallavolo.

Il racconta del bravo paratleta canavesano

A raccontare questa sua nuova avventura, che di fatto da il là ad una «seconda giovinezza sportiva» all’atleta canavesano, è il diretto interessato. «La bici resta per il momento la disciplina principale - conferma Raggino - anche se per ora la gara del 4 e 5 aprile che avrebbe dovuto aprire la stagione è decisamente in forse, visto sto che sta accadendo in Italia e nel mondo. Mi preparo comunque a vivere una stagione di tutto rispetto, vestendo i colori del «Tigullio Handbike Team», la squadra per la quale sono tesserato ormai da due stagioni». Intanto però il rivarolese ha iniziato anche una nuova attività: «Ho scoperto con enorme sorpresa e piacere il sitting volley, ovvero la pallavolo da seduto. In questo caso c’è lo zampino di mio figlio Luca, che sta crescendo e che come sport pratica la pallavolo. Seguendo lui, in un inversione dei ruoli nei quali adesso sono io simpaticamente il «suo coach», ho così scoperto che esiste questa disciplina. Ho iniziato a prendere delle informazioni e così nell’arco di poco tempo mi sono ritrovato a provare». E come sempre, Raggino si è appassionato così tanto da entrare a far parte di una società: «Anche se in primis il ciclismo resta lo sport che pratico maggiormente, questa nuova attività mi ha coinvolto parecchio e così ho deciso di tesserarmi per il Fenera Chieri, compagine di alto profilo a livello regionale e nazionale».

Il 2020 potrebbe essere un anno ricco (almeno si spera)

Tra una pedalata ed un bagher Livio proverà a vivere questo 2020 nuovamente ad alto livello. «Per ciò che concerne la bici, purtroppo qualche problema ad un ginocchio mi sta di fatto rallentando. Sono guai che mi porto dietro da tanti anni e che ora si rifanno sentire. Comunque, a livello di paraciclismo prenderò parte alla Coppa del Mondo di Castiglione della Pescaia, oltre ad alcune competizioni del calendario di Coppa Europa. Anche se non indosso la maglia della Nazionale, posso dire di volermi togliere ancora qualche bella soddisfazione ed andare avanti finché potrò, almeno credo sino all’anno prossimo. Poi vedrò».

Impegno tricolore anche nel sitting volley

Passando invece al sitting volley, con la compagine chierese il canavesano dovrebbe presenziare ad alcuni importanti eventi: «Se non ci saranno troppi sconvolgimenti, vista l’emergenza che stiamo vivendo, con il Chieri parteciperemo ai Campionati Italiani di specialità, oltre a prendere parte ad alcuni tornei. Come sempre la base competitiva è sempre importante, ma quello che per me davvero conta è divertirmi e cercare di stare il meglio possibile. Tutto ciò tenendo conto che vicino ho sempre la mia famiglia, la quale rappresenta un supporto fondamentale per andare avanti, nella vita di tutti i giorni, come in quella sportiva».

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