L'evento

Burolo, cittadinanza onoraria per il giornalista Maurizio Scandurra

L’opinionista de ‘La Zanzara’ di Radio24 sarà protagonista, sabato 12 ottobre, anche di un dialogo con il cantautore astigiano Danilo Amerio

Burolo, cittadinanza onoraria per il giornalista Maurizio Scandurra
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Burolo, cittadinanza onoraria per il giornalista Maurizio Scandurra

La cittadinanza onoraria

Burolo attribuisce una nuova cittadinanza onoraria. Il protagonista è Maurizio Scandurra, già cittadino onorario di Montiglio Monferrato, giornalista radiotelevisivo, critico musicale, cattolico noto per le sue frequenti incursioni in qualità di eclettico opinionista a 'La Zanzara' di Radio24, il celebre talk-show radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo. La cerimonia ufficiale si terrà sabato 12 ottobre, alle 16, presso la Sala Congressi del Comune di Burolo.

Il commento del sindaco Cominetto

A conferire l’onorificenza la scorsa primavera era stato il sindaco Franco Cominetto: «L’ampia attenzione crescente che negli ultimi anni Maurizio Scandurra ha sempre tributato al nostro Comune. Prima, contribuendo all’organizzazione del primo e unico raduno di veicoli storici svoltosi il 27 giugno del 2020 a Burolo, in piena pandemia. Poi, facendosi portatore di una menzione per il rilascio della cittadinanza onoraria post mortem in omaggio a due burolesi scomparsi, che nel dopoguerra furono tra i pionieri italiani dell’industria dei trasporti su gomma: Costantino Perino e Lucillo Marazzato, ideatori di due fra le più note realtà aziendali del settore. n occasione dell’evento, avvenuto il 7 ottobre 2021, Scandurra ha donato un trittico artistico a memoria della ricorrenza che campeggia nella Sala del Consiglio Comunale. Infine, non c’è due senza tre. Animato da costante generosità, ha donato di propria spontanea iniziativa due preziose opere pittoriche di grandi dimensioni raffiguranti soggetti religiosi per la Chiesa Parrocchiale, affidate all’estro creativo di Diego Crozza di Mazzé, uno fra i maggiori Maestri d’Arte Sacra italiani contemporanei che ringrazio per la meraviglia di cui è sempre autore».

I quadri

I due quadri raffigurano la Gloria di Maria Vergine fra gli Angeli e i Santi, con San Giovanni Bosco, San Domenico Savio, San Pio da Pietrelcina, San Giovanni Paolo II, San Giuseppe Benedetto Cottolengo nel cui giorno sono nato e San Carlo Acutis che verrà canonizzato durante il Giubileo. La seconda raffigurazione pittorica ritrae San Pancrazio e il Santuario a lui dedicato a Pianezza, nel Torinese. Le opere verranno inaugurate sabato 12 ottobre alle ore 18.00 alla presenza delle autorità di Burolo e dell’artista Diego Crozza che ha firmato i pregiati dipinti.

Il dialogo con Davide Amerio

Sabato 12 ottobre, alle 21, sul palco del Centro Albatros in Via Asilo, 40, a Burolo, Maurizio Scandurra sarà di scena in “C’era una volta la canzone italiana”, un dialogo-intervista fra musica e parole – realizzato in collaborazione con la Pro Loco di Burolo e il contributo della Inoxtek Srl guidata dall’imprenditore burolese Gianni Bessolo Pejla – con il cantautore astigiano Danilo Amerio, reduce dalla partecipazione a The Voice Senior 2024 su Raiuno con Antonella Clerici nel Team di Gigi D’Alessio, che in carriera vanta ben quattro partecipazioni al Festival di Sanremo, un terzo posto fra le ‘Nuove Proposte’ e moltissime collaborazioni di successo con canzoni scritte e prodotte anche per artisti illustri. L’ingresso è libero sino a esaurimento posti.

Il commento di Scandurra

Il giornalista ha ringraziato il Comune: «Il Comune di Burolo è una piccola perla incastonata ai piedi delle Alpi, con lo sguardo incantato rivolto alla pianura che strizza l’occhio allo specchio d’acqua di Viverone. Mi legano a questa terra l’amicizia fraterna con il sindaco Franco Cominetto, il vicesindaco Renato Chiej, la giunta, il valente imprenditore burolese Gianni Bessolo Pejla leader nella lavorazione dell’acciaio inox e il parroco Mons. Giovan Battista Giovanino, che ringrazio tutti di cuore per aver accolto con entusiasmo questo dono, quale testimonianza di fede. Ritengo che l’Amore per Dio e per la cultura delle radici siano capisaldi imprescindibili per l’Italia di oggi, per ripartire in continuità con i padri e gli esempi che l’hanno resa grande e libera. Perché il dovere del cristiano è la testimonianza, come insegna il Vangelo. Ho dedicato i dipinti ai miei nonni Giuseppe e Odetta Macaluso, Rosa e Salvatore Scandurra, esempi di fede, famiglia e lavoro».

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