«Festival delle Sagre»: archiviato il Palio, si entra nel cuore del Settembre Astigiano
Nato nel 1974 da un’idea di Giovanni Borello, l’evento da 200 mila visitatori è pronto per la 50ª edizione
«Festival delle Sagre»: archiviato il Palio, si entra nel cuore del Settembre Astigiano. Nato nel 1974 da un’idea di Giovanni Borello, l’evento da 200 mila visitatori vive la 50ª edizione.
«Festival delle Sagre»
Dopo il Palio di Asti che ha infuocato gli animi e rinnovato la tradizione, si entra nel cuore del Settembre Astigiano con un altro evento da 200 mila visitatori e 500 mila piatti serviti (dati visitasti.it), che quest’anno celebra la cinquantesima edizione. Nato nel 1974 da un’idea di Giovanni Borello, presidente della Camera di Commercio di Asti, torna il Festival delle Sagre, la festa che si svolge per tutta la giornata di domenica con un anticipo gastronomico specificatamente destinato ai giovani il sabato sera precedente.
Un vero e proprio villaggio
In Piazza Campo del Palio ad Asti è allestito un vero e proprio villaggio (con casette in muratura, la chiesa, il Municipio e persino l’Ufficio Postale) e ci si ritrova in un gigantesco ristorante all’aperto, dove - dalle ore 18.30 di sabato - ognuna delle decine di Pro Loco partecipanti offre all’interno del proprio stand un menù tipico. Questo il dettaglio dei loro menu: Casabianca: Polenta fritta con gorgonzola, Salame dolce di Casabianca; Cortazzone: Tagliatelle all’uovo con tartufo, Pesche al Malvasia; San Damiano: Salsiccia alla Barbera d’Asti, Torta di mele; Sessant: Carne cruda all’Astigiana, Torta dolce di pane della tradizione contadina; Calliano: Agnolotti d’asino, Salamini d’asino: Valenzani: Stufato d’asino al Ruchè con polenta, Salamino di maiale al Ruchè; Cantarana: Vitello tonnato, Pesche ripiene al forno; Mombercelli: «Friciula» (frittella salata) con lardo; Villafranca: Tagliatelle ai funghi porcini, «Bunèt» al cioccolato; Tonco: Carpionata di tacchino con zucchine, Peperoni con bagna cauda; Viarigi: Agnolotti alla moda di Viarigi conditi con sugo di arrosto; Antignano: Tajarin di mais 8 file al sugo di salsiccia, Crostata di mais con confettura di ciliegie; Callianetto: Stufato di vitello con verdure all’astigiana, Tortino Gianduja; Variglie: Lingua di vitello in salsa, Friciulin (frittini di riso ed erbette); Montechiaro: Risotto con tartufo, Crema dolce in pasta sfoglia; Cunico: Gnocchi alla Cunichese, Canestrelli; Serravalle: Tonno di coniglio, Torta di zucca; Quarto d’Asti: Tagliatelle al ragù di salsiccia e peperoni, Rotolo al cacao con nocciole; Castell’Alfero: Trippa in umido con cipolle, fagioli e crostone di pane, Testa in cassetta in salsa con pane; Montiglio Monferrato: Uova al tegamino con tartufo e polenta, Torta di nocciole; Castellero: Arrosto di maiale con salsa e granella di nocciole, Croccanti di nocciole; Costigliole d’Asti: Ravioli con plin, Bunet; Nizza Monferrato: «La Belecauda» di Nizza Monferrato; Azzano: Risotto ai funghi; Santa Caterina di Rocca d’Arazzo: Agnolotti al sugo di carne, Antico «bodino» di Casa Savoia; San Marzanotto: Crostone del contadino con bagnèt e acciughe, Lardo macinato, insaporito e spalmato sul pane; Revignano: Soma d’aj bianca con uva, Pane arrostito con pomodoro, Zabaione al Moscato: Mongiardino: Risotto alla Barbera d’Asti, Antico «mun» (mattone dolce).
Gli eventi
Postazioni dedicate alle eccellenze enologiche propongo calici di vino di una delle tante D.O.C. o D.O.C.G del territorio offrendo un panorama completo sulla grande tradizione enogastronomica della città e della sua provincia.
La domenica mattina le vie del centro storico di Asti si animano di una grande sfilata, con arrivo in Piazza Campo del Palio: le Pro Loco astigiane mettono in scena scorci di vita del mondo contadino, facendo sfilare migliaia di figuranti in abiti d’epoca, esaltando il passato rurale del territorio e mettendo in mostra vestiti, attrezzi e macchinari autentici dell’era preindustriale, in una sorta di museo del mondo rurale semovente. I figuranti attraversano la città rievocando i momenti della vita contadina in una sorprendente rappresentazione, vivace e curata, che segue le stagioni dell’anno (per ragioni di sicurezza, per accedervi è necessario acquistare il biglietto al costo di 5 euro in biglietteria in via Leone Grandi, angolo piazzetta Italia nei giorni antecedenti). Il percorso si snoda così: piazza Marconi, via Cavour piazza San Secondo, via Garibaldi, piazza Alfieri, corso Alfieri, via Calosso, viale alla Vittoria e arrivo in piazza Campo del Palio, ma si potrò assistere alla sfilata anche stando seduti in tribuna in piazza Alfieri.
Come arrivare
Sono a disposizione Bus navetta con partenza da piazza Cosma Manera (piazza d’Armi) - discesa in corso Felice Cavallotti e uguale percorso inverso sabato 7 settembre dalle ore 18 all’una di notte con frequenza ogni 15 minuti, domenica 8 settembre dalle ore 8:30 a mezzanotte con frequenza ogni 30 minuti. Partenza anche da piazzale della piscina Asti Lido, discesa presso piazza Marconi e uguale percorso inverso, sabato 7 settembre dalle ore 18 all’una di notte con frequenza ogni 30 minuti, domenica 8 settembre dalle ore 8:30 a mezzanotte con frequenza ogni 30 minuti.
L’evento è organizzato dal Comune di Asti insieme alla Camera di Commercio di Alessandria e Asti, alla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e all’UNPLI, Associazione nazionale pro loco d’Italia insieme alle Pro Loco della provincia astigiana.
Genny Notarianni