La memoria del Covid rivive al Salone Martinetti di Castellamonte
Il 14 marzo la proiezione di Te lo leggo negli occhi, documentario di Attilio Perotti che racconta il periodo gennaio-giugno 2021 a Castellamonte. Un viaggio nella memoria collettiva, a quattro anni di distanza

La memoria del Covid rivive al Salone Martinetti di Castellamonte. Il 14 marzo la proiezione di Te lo leggo negli occhi, documentario di Attilio Perotti che racconta il periodo gennaio-giugno 2021 a Castellamonte. Un viaggio nella memoria collettiva, a quattro anni di distanza.
La memoria del Covid rivive al Salone Martinetti di Castellamonte
Col Carnevale ormai alle spalle, riprende l’attività culturale castellamontese gestita dall’Amministrazione Comunale col supporto del Consiglio di Biblioteca. Fiore all’occhiello di queste iniziative sono le serate al Salone Martinetti, di solito proposte alle ore 21 del venerdì sera.
In linea con questa impostazione, nella serata del 14 marzo prossimo sarà possibile assistere alla proiezione de “Te lo leggo negli occhi” , documentario realizzato da Attilio Perotti. Il responsabile dell’Archivio Audiovisivo Canavesano si è proposto di documentare il periodo-Covid così come è stato vissuto nella sua Città e di sottoporlo, a quattro anni di distanza dagli avvenimenti che hanno così profondamente segnato la collettività canavesana, al giudizio dei concittadini.
Nello scorso 2024 sono stati proiettati, sempre al Salone Martinetti, “La primavera perduta” (a marzo, sul primo semestre 2020) e “I mesi dell’incertezza” (nell’autunno, sulla seconda parte di quell’anno indimenticabile). Conseguentemente, questa volta tocca al periodo gennaio- giugno 2021, che Attilio Perotti propone al suo fedele pubblico col titolo precedentemente citato, che rimanda in modo abbastanza trasparente all’utilizzo generalizzato delle mascherine in quel particolare periodo.
Concetto ancor più evidente ammirando l’immagine creata da Joey Guidone, il prestigioso ex allievo che ancora una volta ha voluto gratificare il docente di inizio Millennio con un saggio della sua bravura, alla quale si devono gli ultimi manifesti del Carnevale eporediese.