Castellamonte

Svelata la parete artistica con le impronte dei «vip»: tra loro anche l’attrice Margherita Fumero e Beppe Vessicchio

Evento collaterale all’inaugurazione della Mostra della Ceramica

Svelata la parete artistica con le impronte dei «vip»: tra loro anche l’attrice Margherita Fumero e Beppe Vessicchio
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A Castellamonte, nel contesto dell’inaugurazione della Mostra della Ceramica 2024, svelata la parete artistica con le impronte dei «vip»: tra loro anche l’attrice Margherita Fumero e Beppe Vessicchio.

Svelata la parete artistica con le impronte dei «vip»

Nel contesto dell’inaugurazione della Mostra della Ceramica 2024 uno degli eventi «collaterali» si è svolto nella frazione di Sant’Anna Boschi, presso la Home Restaurant del Ceramista, nella serata di domenica 25 agosto. A fare da protagonista è stata proprio l’argilla che ha svolto un ruolo di primo piano sia nell’inaugurazione della “Parete Artistica VIP” sia nella presentazione della nuova linea “CriCò”, realizzate da Corrado Camerlo e Cristina Faccio, due ceramisti che sono amici da molto tempo, ma che soltanto da tre anni hanno iniziato la loro collaborazione artistica e gastronomica.

Wall of fame

«Da un anno e mezzo abbiamo aperto la nostra home restaurant. Durante quest’arco di tempo, sono venuti a mangiare da noi alcuni nomi noti in differenti ambiti culturali così abbiamo deciso di, anziché far firmare loro un registro di carta, di creare delle lastre in argilla che contenessero non solo il loro nome e cognome, ma anche l’impronta delle mani - ha commentato Corrado Camerlo - Quando abbiamo proposto loro la nostra idea si sono mostrati tutti collaborativi ed entusiasti, aspetti che ci hanno fatto molto piacere. Così abbiamo creato la nostra “Wall of fame” che, speriamo, possa continuare a ospitare altri personaggi, ingrandendosi nel tempo».

CriCò

I primi artisti che hanno partecipato alla realizzazione delle impronte artistiche in argilla sono stati Federica Bertot, Enrico Beruschi, Andrea Cisternino, Claudia Conte, Margherita Fumero, Emanuele Sartoris, Raffaele Salvoldi e Giuseppe Vessicchio. La stessa sera è stata anche l’occasione per esporre, per la prima volta, la collezione CriCò: «La scelta del titolo della collezione è l’unione dei nostri due nomi - ha spiegato Cristina Faccio - Tutti i manufatti sono legati al mondo floreale, rivisitato secondo il nostro punto di vista. In particolare abbiamo deciso di creare non solo fiori, ma anche Butafiù (dall’unione delle parole bota, bottiglia, e fior, fiore in piemontese) e alzate che hanno la forma delle foglie delle piante che si trovano nel nostro giardino. Inoltre grazie alla particolare tecnica utilizzata, ogni pezzo è a sé». Un connubio tra ceramica, natura e cibo che dato vita a un appuntamento originale e innovativo.

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