Un felice connubio

Alpini di Castellamonte ed Ersa: un successo la Bagna cauda a Sant'Antonio

L'evento si è svolto sabato 25 gennaio nella città della Ceramica.

Alpini di Castellamonte ed Ersa: un successo la Bagna cauda a Sant'Antonio
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Alpini di Castellamonte ed Ersa: un successo la Bagna cauda a Sant'Antonio. L'evento si è svolto sabato 25 gennaio nella città della Ceramica.

Alpini di Castellamonte ed Ersa

Non conoscono la fatica, quando c’è da aiutare e per questo hanno un posto speciale nel cuore della gente. Sono gli Alpini del gruppo di Castellamonte. Le Penne nere del paese della ceramica in collaborazione con gli amici dell’Ente Ricreativo Sant’Antonio hanno rinnovato con successo, sabato 25 gennaio, un felice connubio. Non ha, infatti, deluso le attese la tradizionale «Bagna Cauda», organizzata nei locali dell’Ersa. La serata, con tanto di divertente sottoscrizione a premi, ha fatto registrare la partecipazione di una 90ina abbondante di persone, tra cui anche il primo cittadino di Castellamonte, Pasquale Mazza.

Chi ben comincia...

E’ iniziato così con il piede giusto il 2020 per gli Alpini castellamontesi, guidati dal capogruppo Aldo Lorenzatto. Si tratta di un anno speciale per le Penne nere, che il 26 e 27 settembre prossimi festeggeranno il 90° di fondazione. Un appuntamento importante, da non perdere. Dopo la Bagna Cauda solidale,  tuttavia, gli Alpini della città della Ceramica torneranno protagonisti già in primavera con l'iniziativa solidale delle «mele della salute» in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo.

La parola al direttivo

«E’ stata la sesta edizione della Bagna Cauda organizzata con l’Ersa – spiegano dal direttivo del gruppo Alpini Castellamonte "Medaglia d'oro al Valore Militare Marcello Piccoli, che fa parte della Sezione di Ivrea e conta attualmente 131 iscritti tra Penne nere e simpatizzanti – Un grazie lo vogliamo rivolgere a chi ci segue sempre, partecipando alle nostre iniziative, e ai soci. Come Alpini siamo 95. Poi possiamo contare su 36 "aggregati"». Numeri importanti e in crescita per un’associazione che ha bisogno di forze nuove e in particolare giovani pronti a dare una mano.

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