Addio alla dottoressa vinta da un malore improvviso
Era un medico di base molto stimato.

Se ne è andata così, con la discrezione che la contraddistingueva la dottoressa Bruna Bretti, medico di base molto stimato, improvvisamente nel pomeriggio di lunedì 14 mentre era all’interno della sua abitazione. Come riporta PrimaChivasso.it
Addio alla dottoressa vinta da un male improvviso
Se ne è andata così, con la discrezione che la contraddistingueva la dottoressa Bruna Bretti, medico di base molto stimato, improvvisamente nel pomeriggio di lunedì 14 mentre era all’interno della sua abitazione. Ha lasciato nello sconforto e nel dolore il marito, dottor Ernesto Rossi, noto odontoiatra, i figli Francesco e Maria Beatrice, ma a piangerla, e a rimpiangerla, saranno anche i molti mutuati che da anni Bruna seguiva con dedizione.
La competenza e la professionalità con cui svolgeva da sempre la professione di medico facevano di lei un riferimento, il “medico di famiglia” sempre disponibile ad ascoltare, consigliare, capace di dare anche un supporto psicologico se necessario.
Un grande medico
Bruna Bretti, 65 anni, il suo apporto lo ha fornito, oltre che in ambito sanitario, anche in ambito comunale, nel 2019 infatti, aveva scelto di inserire il suo nome nella lista civica guidata dall’attuale sindaco Maria Rosa Cena, non aveva mai preso parte alla vita politica locale prima di allora, poi aveva fatto quella scelta perché voleva portare nel cuore dell’Amministrazione Comunale l’ambito sanitario, le criticità attinenti, le migliorie da proporre, così come le problematiche che rilevava nel suo ambito lavorativo e che riguardavano persone in situazioni di fragilità, bisogno, solitudine.
Era consigliere comunale
L’esito delle Amministrative del 2019 l’aveva vista tra i più votati della lista e avrebbe avuto di diritto l’incarico di assessore, ma Bruna non aveva accettato, con la cortese fermezza di sempre aveva preferito sedersi in Consiglio Comunale come consigliere di maggioranza perché non voleva sottrarre troppo tempo alla sua professione di medico.
Un gesto che confermava la scelta lavorativa dettata dalla passione oltre che dall’intento manifesto di prodigarsi per gli altri il più possibile.