Le bronzine del motore: alcune informazioni utili
Le bronzine, in gergo automobilistico anche note come cuscinetti a strisciamento o cuscinetti radenti, sono un componente del sistema meccanico del motore, che assolvono alla funzione di ridurre l’attrito di rotazione. Questi dispositivi si compongono di due elementi cilindrici coassiali, uno dei quali a contatto con il corpo del supporto e l’altro con l’asse del corpo in movimento. Il loro scopo principale è quello di ridurre l’attrito sulle superfici striscianti in modo da allungarne la durata di servizio.
Il nome bronzine deriva dal fatto che in passato queste parti erano realizzate con uno strato di bronzo, che assicurava un attrito radente minore rispetto a quello di altri materiali metallici, mentre all’interno si trovava una sottile lamina di bronzo forellata, impregnata di teflon.
Ai fini di una maggiore chiarezza va ricordato che la forza d’attrito è una forza di contatto passiva, generata dal contatto tra due superfici, in grado di creare una resistenza al movimento di un corpo. Fondamentalmente si distinguono tre forze d’attrito:
- Forza d’attrito radente, che si crea quando due corpi strisciano l’uno sull’altro.
- Forza d’attrito volvente, che si crea quando un corpo rotola sulla superficie di un altro.
- Forza d’attrito viscoso, che si crea quando un corpo si muove in una sostanza fluida.
Al giorno d’oggi la parte interna delle bronzine viene invece realizzata in metalli bianchi (leghe a base di stagno, stagno e piombo, stagno e zinco), in virtù delle caratteristiche di questi materiali:
- Basso coefficiente d’attrito, in grado di ridurre l’energia dissipata in calore insieme alla temperatura di esercizio del cuscinetto stesso.
- Resistenza meccanica e durezza superficiale ottimali, che ne allungano la durata operativa. La durezza deve tuttavia essere minore di quella dell’albero a cui si trova collegato, affinché la bronzina si usuri prima di questo.
- Eccellente conducibilità tecnica, che rende possibile al calore in eccesso di defluire all’esterno.
- Ottima resistenza alla corrosione, dal momento che il supporto, la bronzina e l’albero motore si trovano immersi nel liquido lubrificante, che sviluppando radicali liberi potrebbe avere effetti corrosivi.
- Stabilità rispetto alle temperature esterne.
Per la parte esterna, anche chiamata guscio, si opta invece per un altro materiale, in genere acciaio, dotato di una più elevata resistenza meccanica.
Questa particolare tipologia di cuscinetto si trova montato nei motori a quattro tempi, dotati di albero a gomiti, ed è responsabile della corretta lubrificazione idrodinamica dei suoi componenti.
La corretta lubrificazione dell’albero a gomiti è importante ai fini di evitare un contatto diretto tra le sue parti, che ne causerebbe l’usura precoce. Il fluido lubrificante ottimizza anche il funzionamento dei diversi componenti, in quanto la resistenza al movimento viene ridotta. Il perno dell’albero motore si trova posizionato all’interno della bronzina con un piccolo gioco diametrale. Al momento dell’avvio del motore e con l’inizio della rotazione le forze di attrito iniziano ad agire. Il perno ruota all’interno della bronzina, mentre lo spazio tra i due componenti si riempie di olio lubrificante, il quale supporterà il moto del perno, smorzerà la forza d’attrito ed eviterà un surriscaldamento in quest’area assorbendo il calore in eccesso.
In commercio esistono diverse tipologie di bronzine, che si differenziano tra loro in base ai materiali usati ed al design. Le più diffuse sono:
- Bronzine bimetalliche, aventi un guscio d’acciaio dello spessore di 1-2 mm, sul quale è stato applicato uno strato antifrizione in alluminio e stagno.
- Bronzine trimetalliche, con un guscio d’acciaio, ricoperta da una lega in rame.
- Bronzine anulari, che sono bussole mono o bimetalliche per bielle, realizzate per lo più in bronzo.
- Bronzine a gomiti compositi.
- Bronzine a gomiti in un unico pezzo.
Le bronzine non hanno una durata di servizio predefinita (molto dipende chiaramente dallo stile di guida e dalla qualità delle strade percorse) e la loro sostituzione va effettuata solo all’occorrenza. Un regolare monitoraggio e cambio dell’olio motore contribuirà alla lunga vita di questi dispositivi. È inoltre importante che si utilizzi un tipo di olio adatto al proprio modello d’auto, preferibilmente della marca consigliata dal produttore. Le bronzine, come diverse altre parti della vettura, devono essere sostituite in set, per essere certi che abbiano il medesimo grado di usura quando il motore viene riavviato. Dal momento che per smontare questi componenti è necessario sollevare il veicolo, preferibilmente con l’ausilio di un ponte levatore, è raccomandabile affidare questo lavoro nelle mani di un meccanico esperto, il quale sarà anche a conoscenza delle differenti coppie di serraggio, quali stabilite dal produttore.
Le cause di un malfunzionamento delle bronzine sono varie. Ecco un elenco delle più frequenti:
- Usura abrasiva, provocata da un liquido di qualità scadente o impuro. Un segnale di ciò è ad esempio un suono battente proveniente dal motore quando funziona al minimo.
- Distruzione causata da carichi eccessivi, dovuta ad un danneggiamento o deformazione dell’albero a gomiti, che può condurre ad una combustione incompleta e provocare la presenza di suoni anomali provenienti dal motore durante la circolazione.
- Erosione da cavitazione, creata da un olio motore disomogeneo a causa dell’infiltrazione di liquido refrigerante. Un indice di ciò è il cosiddetto motore che picchia.
La corretta emissione di olio nelle quantità giusta rappresenta la condizione necessaria per il corretto funzionamento delle bronzine.
Ci auguriamo che la lettura di questo articolo sia stata utile.
Informazioni sulle bronzine motore tratte da autoparti.it
Informazioni sulle boccole del motore tratte da sicurauto.it