Cani e gatti avvelenati a Traversella
La denuncia del sindaco

Cani e gatti avvelenati a Traversella.
Cani e gatti avvelenati
Nei giorni scorsi un cane e tre gattini sono morti, avvelenati. E l’emergenza non riguarda solo gli animali, ma anche le persone, perché un’esca avvelenata può essere raccolta anche da un bambino. In paese c’è molta preoccupazione, perché un episodio simile non si era mai verificato in paese. Il cagnolino Fiume è morto, ucciso vigliaccamente dal veleno. Il proprietario ha dovuto dire addio all’amato amico a «quattro zampe» dopo aver ingerito l’esca avvelenata che qualcuno gli ha «lanciato» nel giardino di casa. Fiume è morto per colpa della cattiveria umana insieme a tre gattini, anche loro avvelenati.
La denuncia del sindaco
«Negli ultimi giorni qualche delinquente ha pensato vilmente di avvelenare questo bellissimo e bravissimo cane, di nome Fiume – racconta con voce preoccupata Renza Colombatto, sindaco di Traversella - Da essere umano mi vergogno per tanta cattiveria e sono molto preoccupata, ma come sindaco, oltre a vergognarmi, ho adottato ogni provvedimento possibile perché certe cattiverie non siano di casa nel mio Comune. Sono anch’io proprietaria di cani e non posso che dimostrare tutta la mia vicinanza al nostro concittadino per la perdita del povero Fiume. Una pagina molto triste per il nostro paese – continua a raccontare la prima cittadina - Sono ancora nauseata, Fiume il povero cane bianco non usciva mai di casa, non era un cane vagante, non era un cane girovago e non può aver mangiato un boccone trovato per strada. Il problema grosso è che non abbiamo la più pallida idea di chi possa aver fatto un gesto così vigliacco, forse qualcuno che avvelena vigliaccamente gli animali e li fa soffrire per divertimento? Oggi qualsiasi cane è a rischio, abbiamo informato i carabinieri e la veterinaria ha avvisato l'Asl. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo per scoprire chi ha fatto questa azione vile e crudele».
Bocconi avvelenati
«Cercheremo di vigilare ma è molto difficile, però mi chiedo che conoscenza può avere un simile individuo?» , conclude il sindaco. Il fenomeno delle «esche avvelenate» utilizzate per questi tristi e infami metodi di sterminio di animali sono anche un problema di sanità e incolumità pubblica e oltre ad essere un rischio per gli animali domestici e selvatici costituisce un grave pericolo per i bambini e per l’ambiente. Dal 2008 il Ministero della salute ha indicato un percorso per contrastare il fenomeno.