Paesaggi terrazzati viticoli e agricoli del Mombarone, siti rurali d'interesse storico
I paesaggi terrazzati viticoli e agricoli del Mombarone verso l’iscrizione nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali.
Un paesaggio storico che si è ben conservato nel tempo
Mercoledì 20 novembre è stato presentato all’Osservatorio nazionale del paesaggio rurale, pratiche agricole e conoscenze tradizionali, a Roma, presso la sala Natali del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il dossier di candidatura dei paesaggi terrazzati viticoli e agricoli del Mombarone al registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali. Si avvia così a conclusione il lungo iter di candidatura partito nel febbraio 2018 del paesaggio multifunzionale di valore storico a principale vocazione vitivinicola compreso nei Comuni di Borgofranco di Ivrea, Carema, Nomaglio e Settimo Vittone, che si estende su una superficie di 608,3 ha in cui il paesaggio storico si è conservato per oltre il 67,8%, ovvero ha mantenuto un elevato livello di integrità.
Candidatura presentata dal coordinatore Enrico Pomatto
La presentazione presso il Ministero è stata curata in rappresentanza del comitato promotore da Enrico Pomatto in qualità di responsabile e coordinatore della candidatura, che ha curato il dossier. All’incontro hanno inoltre preso parte in collegamento online con saluti istituzionali e riflessioni: Ivo Peretto, presidente dell’Unione Montana Mombarone e Sindaco di Settimo Vittone, Sabrina Noro, già Presidente dell’Unione Montana Mombarone e Sindaco di Settimo Vittone, Fabio Peretto, sindaco di Carema, e Marco Devecchi, presidente del Centro Studi per lo sviluppo rurale della collina dell’Università di Torino.
Primo sito piemontese nel Registro nazionale dei paesaggi rurali
Al termine della riunione, l’Osservatorio nazionale ha espresso all’unanimità parere favorevole per l’inserimento del paesaggio candidato all’interno del registro nazionale. L’iscrizione diventerà effettiva tramite decreto ministeriale. Non appena ciò avverrà si tratterà del primo sito in Piemonte ad entrare a fare parte del Registro nazionale e a potersi fregiare il riconoscimento di paesaggio rurale storico di interesse nazionale.