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Consiglio comunale convocato senza considerare la minoranza

Lo sfogo della capogruppo di opposizione, Elisabetta Piccoli (Progetto Ivrea).

Consiglio comunale convocato senza considerare la minoranza
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Consiglio comunale di Ivrea convocato senza considerare la minoranza. Lo sfogo della capogruppo di opposizione, Elisabetta Piccoli (Progetto Ivrea).

Consiglio comunale

"Ieri sera (giovedì 12 dicembre 2024) alla riunione dei capigruppo che precede il Consiglio comunale purtroppo per l’ennesima volta è “andata in scena”, la ormai consueta, a mio avviso poco democratica, arroganza di questa maggioranza". Così si sfoga Elisabetta Piccoli capogruppo d'opposizione (progetto Ivrea). "Come assessore al bilancio della precedente Amministrazione, avrei voluto avere la possibilità di poter partecipare, al Consiglio comunale di approvazione del Bilancio di previsione di fine anno, ma nonostante io avessi da ormai 15 giorni comunicato la mia indisponibilità unicamente per il giorno 20 dicembre, ieri sera ci hanno comunicato proprio la data del 20 dicembre senza se e senza ma".

La data contestata

"Tale data non è stata minimamente concordata con nessun membro dell’opposizione, ma non solo questo mi turba, ma anche il modo. Sono e siamo stati profondamente colpiti dalla totale intransigenza sulla data, con modi e frasi scioccanti utilizzate per giustificare questa imposizione - prosegue Piccoli - Oltre a non essersi confrontati con nessun Consigliere di opposizione sulla data, il Presidente (Luca Spitale Pd, del quale l'opposizione ha chiesto la revoca)  ha esordito nella riunione dei capigruppo dicendo che la data era già fissata incrociando le loro agende e pertanto immodificabile perché era l’unica data nella quale era garantita la presenza della maggioranza. Ergo, non ci interessa se l’opposizione sia presente o meno. Questo atteggiamento lascia intendere che la presenza dell’opposizione sia considerata superflua, un aspetto che offende profondamente il principio di partecipazione democratica".

C'era una volta Borla...

"Normalmente l’ex Presidente del Consiglio Diego Borla in carica 2 anni fa con me nella coalizione di centrodestra, si consultava con i membri dell’opposizione per addivenire ad una data concordata per garantire, soprattutto nei Consigli comunali importanti quali l’approvazione di bilancio e del consuntivo, la presenza dell’opposizione che ha proprio nel Consiglio comunale, uno dei momenti centrali dell’esercizio delle proprie funzioni, che sono quelle di rappresentare le istanze dei cittadini che rappresentano".

Lo sfogo di Piccoli

"L’attuale maggioranza non dovrebbe dimenticare che governa su una comunità di 23.000 cittadini, di cui 18.000 sono votanti, con soli 5.000 voti a sostegno, di cui appena 2.858 provengono dal Partito Democratico, la maggioranza deve rispettare la pluralità e le voci di chi è rappresentato dall’opposizione. Questa è una mera applicazione dei principi democratici, che non tollera visioni monarchiche dove il potere è detenuto in modo assoluto. Questo fatto è solo la goccia in un vaso oramai colmo di questi atteggiamenti che vengono perpetrati da circa un anno e sono oltretutto seguiti anche da altri esponenti del Partito Democratico, come per esempio quello del presidente della Commissione, Emanuele Longheu, che programmando la data della commissione assetto del territorio con 2 mesi di anticipo, alla richiesta di spostare la data almeno di un giorno per un intervento chirurgico programmato in tale data a uno dei due soli commissari di opposizione, aveva risposto “purtroppo incrociando tutte le agende non è possibile modificare la data” evidentemente il coinvolgimento delle agende dell’opposizione lo riteneva superfluo! A questo punto viene da chiedersi: dove è finita la tanto citata "Casa di vetro" simbolo di ascolto e condivisione con i cittadini? Stiamo, invece, assistendo a una preoccupante deriva verso un potere assoluto, che non può che nuocere alla Città e alla Comunità, formata anche da quei cittadini che hanno il diritto legittimo di esprimere la loro voce attraverso l’opposizione. È imperativo ripristinare il dialogo e il rispetto per la democrazia, affinché ogni cittadino possa sentirsi rappresentato e ascoltato".

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