Circonvallazione a San Benigno, a volerla è tutto il territorio
Graffino questa volta si è portato i "rinforzi": gli amministratori di 7 Comuni e il presidente dell'Unione Net hanno incontrato il vicesindaco metropolitano per presentare la proposta viabilistica

Circonvallazione a San Benigno, per chiedere l'opera viabilistica Graffino questa volta si è portato i "rinforzi": al tavolo con Città Metropolitana gli amministratori di sette comuni e il presidente dell'Unione Net
Circonvallazione a San Benigno
In un momento in cui l’attenzione di Alto Canavese ed Eporediese, per quanto riguarda le opere viabilistiche, è concentrata sul progetto del nuovo Ponte Preti, in area basso-canavesana e Unione Net (Nord-Est Torino) un’altra «battaglia» tiene occupata la politica locale: quella per ottenere una circonvallazione che colleghi le provinciali 40 e 87 al di fuori del centro abitato di San Benigno. Lunedì scorso, 17 febbraio, Alberto Graffino e Michele Cavapozzi, rispettivamente sindaco e vicesindaco del paese di Fruttuaria, sono tornati a porre il tema sul tavolo dell’ex Provincia durante un atteso incontro istituzionale con il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo. Con loro, una delegazione di amministratori dei Comuni vicini formata da Fabrizio Debernardi (assessore a Chivasso), Romina Merlo (assessore a Montanaro), Enrico Scienza (vicesindaco di Foglizzo), Marco Baudino (sindaco di San Giorgio), Marco Sciretti (assessore a Volpiano), Enrico Barbera (assessore a Brandizzo) e Claudio Gambino (presidente dell’Unione Net). A testimonianza del forte sostegno del territorio per un progetto che, benché proposto da San Benigno, qualora realizzato sarebbe di giovamento per tutta l’area.
La proposta
Come hanno spiegato Graffino e Cavapozzi, lo scopo di una circonvallazione sarebbe l’alleggerimento del traffico nel centro sanbenignese (che attualmente genera problemi di intasamento, inquinamento e scarsa sicurezza), che solo per il 22% è di origine locale mentre per il 78% è traffico «passante». La proposta degli amministratori prevede una realizzazione suddivisa in due lotti, uno a nord e l’altro a sud del Malone. «Non posso che ringraziare i colleghi per il sostegno che ci stanno dimostrando - dichiara Graffino -. Se avremo fatto “breccia” lo sapremo nei prossimi giorni. Noi stiamo facendo tutto quanto possibile e credo che siamo riusciti a dimostrare che questa è un’opera urgente, l’unica soluzione ad una serie di problematiche del territorio».
I risultati
Quindi, in definitiva, quali sono i risultati raggiunti con l’incontro di lunedì? Innanzitutto la disponibilità da parte della Città Metropolitana a sostenere la proposta nella prossima «tappa», ovvero un confronto con la Regione Piemonte per ragionare intorno al finanziamento delle fasi ulteriori di progettazione e realizzazione. Suppo ha inoltre suggerito agli amministratori locali di richiedere l’intervento della Direzione Azioni integrate con gli Enti locali della Città metropolitana per l’elaborazione di uno studio delle alternative progettuali. Insomma, il percorso sarà ancora lungo e tortuoso, ma la speranza è quella di aver dato una «spinta» importante verso l’ottenimento di un’opera che il territorio aspetta da 30 anni.