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Cartelle pazze a Castellamonte, i casi errati erano circa 400: ma in 2000 non hanno pagato il dovuto

Dagli accertamenti recuperati 283 mila €

Cartelle pazze a Castellamonte, i casi errati erano circa 400: ma in 2000 non hanno pagato il dovuto
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Cartelle pazze a Castellamonte, i casi errati erano circa 400: ma in 2000 non hanno pagato il dovuto. Dagli accertamenti recuperati 283 mila €.

Cartelle pazze a Castellamonte

L’ultimo Consiglio comunale ha rappresentato anche l’occasione per il sindaco Pasquale Mazza di fare alcune precisazioni circa il caso delle cosiddette «cartelle pazze» relative alla Tari del 2021 e 2022. Ossia, l’invio da parte di So.Ge.r.t. (la ditta incaricata dal Comune degli accertamenti tributari) di ingiunzioni di pagamento a numerosi cittadini che, a tempo debito, avevano già pagato gli importi dovuti. Vicenda che ha ovviamente suscitato un’ondata di polemiche in città.

I numeri

Il primo cittadino, però, non solo ridimensiona il problema, ma invita anche a leggerlo da un’altra prospettiva: «Riferendoci al biennio ‘21-‘22, parliamo di un totale di circa 13 mila bollette Tari, - spiega Mazza -. Su questo totale, 2.462 persone hanno ricevuto l’avviso di cui si sta discutendo in questi ultimi giorni, che in realtà riguardano anche mancati pagamenti per mensa scolastica, pre e post scuola, multe e accertamenti. Considerando che in mezzo vi sono due fallimenti, 48 cittadini morosi e 309 che avevano effettivamente già pagato... poniamo che in tutto circa 400 utenti abbiano ricevuto l’avviso per errore. Resta che le altre 2.000, invece, non avevano davvero pagato la Tari. E’ da questi ultimi che abbiamo recuperato 283.973,36 euro». Oltre a ciò, aggiunge Mazza, bisogna tener conto degli accertamenti sui metri quadri delle case: «E garantisco che troviamo moltissime irregolarità».

Equità fiscale

Sullo scopo di tali controlli, il sindaco vuole essere chiaro: «Noi facciamo tutto questo per una questione di equità fiscale. Inoltre, le cifre che recuperiamo con gli accertamenti ci hanno permettono di non aumentare le tasse (nonostante quest’anno iniziassimo ad avere l’acqua alla gola), perché questi 283 mila euro sono soldi che il prossimo anno figureranno nell’avanzo di bilancio, e saranno quindi spendibili. Al netto del fatto che, per chi ha delle difficoltà, le porte del Comune erano e sono aperte».

Le scuse

Per quanto riguarda, invece, gli avvisi partiti per errore, «ci scusiamo se abbiamo fatto perdere tempo ai cittadini che sono venuti in municipio per risolvere il qui pro quo. Stiamo ancora cercando di capire cosa sia capitato», ha detto ancora Mazza. «L’importante - ha ribattuto a tal proposito il consigliere di opposizione Rocco Santoro - è che ci si impegni affinché l’anno prossimo non ci si trovi più in questa situazione».

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