Tasse

Aumento Tari, lo sfogo di Mazza: «È come le accise sulla benzina»

Su direttiva dello Stato il Comune ha imposto un nuovo incremento di 6 euro sulla tassa dei rifiuti

Aumento Tari, lo sfogo di Mazza: «È come le accise sulla benzina»
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Aumento Tari, lo sfogo di Mazza: «È come le accise sulla benzina»

L'aumento

Non è esattamente una bella notizia per i contribuenti quella che è stata data, suo malgrado, dal sindaco Pasquale Mazza, all’ultimo Consiglio comunale. Dopo, infatti, gli aumenti dello scorso anno, Castellamonte si trova di fronte a un nuovo, significativo incremento sulla Tari, la tassa sui rifiuti. E, ancora una volta, non sulla base di una decisione arbitraria dell’Amministrazione comunale, ma come effetto di manovre effettuate direttamente dallo Stato che ricadono, però, sulla vita degli enti locali.

6 euro in più

Se nel 2024 si era dovuto operare dapprima un rincaro di 10 centesimi su ogni bolletta per la “copertura dei costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati”, e poi un ulteriore aumento di 1,50 euro per la “copertura delle agevolazioni riconosciute per eventi eccezionali calamitosi” («Quindi tali eventi un po’ ce li paghiamo anche noi», ha commentato Mazza), ora si deve prendere atto di un nuovo incremento di 6 euro l’anno, per la “copertura delle agevolazioni riconosciute ai beneficiari del bonus sociale per i rifiuti”.

Lo sfogo del sindaco

«Giusto che chi ha Isee basso o difficoltà economiche abbia diritto a degli sconti sulla Tari - ha affermato il sindaco - Il problema è che questa cifra viene prelevata dallo Stato anche da quelli che non hanno pagato la tassa, il che non è proprio giusto». Poi il primo cittadino rincara la dose: «Non è chiaro perché questo tipo di operazioni non possa essere fatto direttamente dallo Stato e si debba invece far fare “brutta figura” ai sindaci. È una vergogna. Questi incrementi sulla Tari ricordano le accise sulla benzina: ogni anno si aggiunge un pezzo in più!».

Tariffe confermate per il 2025

Sempre riguardo alla Tari, il Consiglio comunale ha anche approvato la tariffazione e le scadenze per il 2025. Sulla base del piano economico-finanziario predisposto in modo biennale dal CCA (Consorzio Canavesano Ambiente), la Città di Castellamonte spende per l’anno in corso 1.989.275 euro, tariffa sostanzialmente in linea con quella degli anni precedenti.

Controlli e scadenze

Il sindaco ha comunicato, inoltre, che l’aumento di spesa è quasi interamente assorbito dagli accertamenti: «I nostri uffici annualmente e puntualmente eseguono controlli che consentono di individuare gli evasori». Rispetto alle scadenze, come in passato la tassa potrà essere pagata in tre rate: la prima (o rata unica) scade il 30 giugno, la seconda il 30 settembre, la terza e ultima il 31 dicembre.

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