Nessun futuro per l’asilo di Romano
Il gruppo d’opposizione di Andrea Peruzzi stigmatizza l’Amministrazione di Oscarino Ferrero: «L’ex scuola di Cascine verrà messa in vendita, disattese le promesse della campagna elettorale»

Nessun futuro per l’asilo di Romano
Le critiche
«Una discussione caratterizzata da atteggiamenti poco collaborativi e decisioni discutibili sulla salvaguardia della Materna». Così il gruppo di opposizione di Romano, guidato da Andrea Peruzzi, ha commentato l’esito dell’ultimo Consiglio comunale, convocato il 28 aprile scorso. «La maggioranza ha dimostrato scarsa apertura e trasparenza nel dibattito sulla mozione d’indirizzo presentata dalla minoranza, «Proposta per la salvaguardia dell’Ente Scuola Materna» – prosegue Peruzzi a nome del gruppo – La mozione, già discussa nel Consiglio comunale aperto del 29 gennaio scorso e rimandata al voto nel primo utile, è stata inspiegabilmente dimenticata dall’ordine del giorno, salvo poi essere inserita solo su sollecito della minoranza. Un comportamento che appare come un tentativo di ostacolare il dibattito e l’eventuale voto favorevole. Ancora più grave è stato il parere tecnico contrario, che si è rivelato inopportuno e fuori luogo, considerando che si trattava di una mozione di mero indirizzo - evidenzia il capogruppo d’opposizione - Questa mossa sembra più un tentativo di mettere i bastoni tra le ruote e di troncare sul nascere ogni possibilità di approvazione, piuttosto che un’analisi obiettiva e condivisa».
Le promesse
E contesta così la maggioranza guidata dal sindaco Oscarino Ferrero: «Senza aver condotto alcuna verifica tecnica o economica, ha invece deciso di mantenere la sede dell’asilo alle scuole elementari, una scelta che contraddice le promesse fatte in campagna elettorale». La sistemazione sarebbe dovuta essere provvisoria, invece. «La volontà di non cercare alternative più idonee e di blindare la sede attuale dimostra una mancanza di visione e di volontà di risolvere i problemi in modo serio e trasparente» – non va per il sottile Peruzzi a nome dell’opposizione – La discussione si è infine spostata sull’interpellanza, sempre sull’asilo, per chiedere conto dei fantomatici «progetti in corso» accennati nel corso del Consiglio comunale aperto di gennaio. L’assessore Paola Bottalico e il consigliere Marco Vigliotta hanno annunciato l’alienazione dell’immobile della ex-scuola di Cascine, per procedere poi alla vendita di altri edifici di proprietà comunale, senza aver effettuato le necessarie valutazioni di fattibilità tecnico-economica e verifiche sismiche o per un eventuale riuso. Un’ulteriore dimostrazione di superficialità e di mancanza di rispetto per le procedure e per la trasparenza».
Le accuse
L’opposizione contesta poi quanto affermato dal sindaco Ferrero in assise civica: «Ha dichiarato che “lui non è Luigi XIV”, sovrano assoluto, e che seppure le sue intenzioni in campagna elettorale fossero diverse, adesso si deve adeguare alle decisioni dei suoi consiglieri per non trovarsi in minoranza nella sua stessa maggioranza, come se si trattasse di un mero gioco di potere e non di scelte fondamentali per il futuro dei nostri servizi educativi – stigmatizza Peruzzi – L’indirizzo dell’amministrazione sembra orientarsi verso altri investimenti evidentemente ritenuti prioritari invece di affrontare con serietà le reali esigenze del territorio, quali l’adeguamento del Mulino di Cascine (salone pluriuso ad uso delle associazioni) per 180.000 euro, chiuso a causa di verifiche sismiche negative, oppure il restauro del lavatoio di località Gurgo per 250.000 euro». E Peruzzi taglia corto: «La cittadinanza e il patrimonio immobiliare meritano un’attenzione diversa, basata su cura, rispetto e serietà».