Il caso

Bocciodromo di San Benigno, il bando per la gestione è andato deserto ma il Comune ci riprova

E la Bocciofila ora chiede chiarimenti sul proprio futuro: "L'Amministrazione ci dia delle risposte"

Bocciodromo di San Benigno, il bando per la gestione è andato deserto ma il Comune ci riprova
Pubblicato:

Bocciodromo di San Benigno, il bando per la gestione è andato deserto ma il Comune vuole riprovarci. E la Bocciofila chiede risposte sul proprio futuro.

Bocciodromo di San Benigno

E’ sempre più incerto il futuro dell’impianto sportivo di viale Lombardore a San Benigno. Dopo che il bando pubblicato dal Comune lo scorso aprile per assegnarne la gestione è andato deserto, la Società Bocciofila che occupa il bocciodromo da più di trent’anni si è trovata in una situazione quantomeno ambigua: da un lato, non avendo partecipato al bando (ritenendo che le condizioni e il canone mensile - da 1.200 euro - fissati dall’Ente fossero irricevibili) non risulta oggi ufficialmente assegnataria della gestione dei locali, dall’altra, l’accordo preso con l’Amministrazione lo scorso dicembre prevedeva che l’associazione avrebbe potuto restare all’interno della struttura fino alla chiusura del bando e alla designazione del vincitore. Dunque il quesito che si pone è: come dovrebbe “comportarsi” il sodalizio in questo momento circa la sua presenza al bocciodromo? Domanda che la presidente della Bocciofila Gina Fiore ha posto la scorsa settimana all’Ufficio Tecnico del Comune, il quale non ha ancora fornito indicazioni precise in merito e ha rimandato a futuri aggiornamenti. «Vogliamo risposte chiare sul nostro futuro - afferma Fiore -. Se la nostra situazione non verrà “regolarizzata” a breve, saremo costretti a riconsegnare le chiavi della struttura in Comune e a chiudere la Società».

Verso il nuovo bando

Intanto, la Giunta comunale ha ufficializzato la volontà di riproporre una seconda volta il bando per la concessione dell’impianto, avviando tramite delibera l’iter per la ri-pubblicazione. Ma le possibilità che questa volta l’esito sia diverso non sembrano altissime. «Noi siamo disposti a tenere aperta e viva la struttura a condizione di non dover sottostare ai termini del bando, per noi inaccettabili, e magari studiando una nuova convenzione», spiega Fiore. A tutto ciò si aggiungono alcuni problemi di inagibilità di parte dei locali aggravatisi dopo l’alluvione dello scorso aprile, oltre alla necessità di manutenzioni ordinarie e straordinarie (da bando, a carico del gestore). Insomma, questa volta lo storico sodalizio - che ad oggi conta ancora un centinaio di iscritti - rischia davvero di dover “chiudere baracca”.

Galleria

WhatsApp Image 2025-06-28 at 12.14.40
Foto 1 di 6

L'impianto dopo l'alluvione di aprile

WhatsApp Image 2025-06-28 at 12.14.39 (1)
Foto 2 di 6

Le condizioni non ottimali del campo da tennis dietro il bocciodromo

WhatsApp Image 2025-06-28 at 12.14.39
Foto 3 di 6
WhatsApp Image 2025-06-28 at 12.14.40 - Copia - Copia
Foto 4 di 6

Il parcheggio

WhatsApp Image 2025-06-28 at 12.14.40 (1)
Foto 5 di 6

I campi da calcio in stato di abbandono

WhatsApp Image 2025-06-28 at 12.14.40 (2)
Foto 6 di 6
Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali