Un parco giochi a misura di bambino, il taglio del nastro
Sarà un'area inclusiva con intrattenimenti per diversamente abili grazie al contributo della Fondazione RivaBanca.

Un parco giochi a misura di bambino. Questa mattina, mercoledì 2 luglio, il taglio del nastro dell'area giochi appena rifatta dello Spazio Elementare nel cuore della Città.
Un parco giochi
Era stato oggetto di critiche, in particolare per i materiali utilizzati, l'area riservata ai bambini del parco "Spazio Elementare", nato laddove un tempo sorgeva l'antico edificio delle scuole (appunto) elementari di Rivarolo, abbattuto dopo la costruzione del nuovo plesso di via Lemaire. Progetto architettonico ascrivibile al capitolo dei "vuoti urbani" su cui "realizzare" il nuovo modo di vivere le città. Ampi spazi, senza recinzioni (anche questo è un tema di vivaci discussioni in quanto poco sicuro per i più piccoli: poco distante (s)corre la trafficatissima via Roma, oggetto di studio e anche di menzione a livello nazionale, per quanto fatto a Rivarolo.
A misura di bambino
Ma fin da subito i materiali utilizzati, in particolare la ghiaia e il cemento, nello spazio riservato al gioco (e alle corse) dei più piccoli era stato oggetto di critiche perchè tanti i cerotti consumati dalle mamme per curare i propri figli che cadendo durante il gioco (normale che accade) su pietre e un base non anti-shock si sono feriti. Da qui, la decisione della Giunta di Martino Zucco Chinà di mettere mano e porre rimedio, cambiando il sottosuolo dello spazio riservato alle giostrine dei più piccoli.
Il contributo
A dare un sostegno ai lavori anche la Fondazione Rivabanca che ha stanziato diecimila euro per ampliare il progetto della città a favore dei più piccoli nell’allestimento del nuovo parco giochi. "La Fondazione - fa sapere il direttivo - ha deciso di intervenire espressamente per dotare la nuova realizzazione di elementi ludici e di svago adatti ad accogliere anche bambini diversamente abili".
Spiegano Manuela Mattioda e Carla Oberto rispettivamente presidente e segretario della Fondazione:
“Gli anni scorsi il nostro ente ha aiutato i ragazzi neodiplomati a intraprendere una carriera di studio universitario mentre quest’anno si è deciso di ampliare l’azione puntando a coloro che si sono da poco affacciati alla vita e incominciano a scoprire l’ambiente nel quale vivono. Lo abbiamo fatto con l’intenzione di non dimenticare nessuno, offrendo l’opportunità a tutti i bambini di socializzare in un ambiente ludico e godere di momenti di svago. Per questo alla cifra già stanziata dalla città si aggiungerà il contributo della Fondazione, espressamente deliberato per l’acquisto e l’installazione di speciali attrezzi idonei sia a bambini normodotati, sia a quelli diversamente abili”, ci hanno precisato.