Ciriè, al D'Oria l'impianto elettrico era senza fili

Parecchi metri di cavo erano inesistenti. In parte tranciati. Ecco perchè l'impianto non era a norma...

Ciriè, al D'Oria l'impianto elettrico era senza fili
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Ciriè, al D'Oria l'impianto elettrico era senza fili.

Ciriè, al D'Oria l'impianto elettrico era senza fili

La situazione si è risolta prima del previsto. I lavori di sistemazione dell'impianto di messa a terra presso la succursale dell'istituto superiore Tommaso D'Oria di via Battitore sono stati realizzati in tre giorni. Dai tecnici della Città Metropolitana prontamente intervenuta già nella mattinata di lunedì 16 aprile dopo la chiusura del plesso superiore il precedente venerdì 13. Così come disposto dalla preside Angela Maglio. Dopo che la società incaricata di verificare gli impianti di messa a terra presso la scuola avevano relazionato una situazione non molto rosea. Anzi, per nulla. L'impianto non risultava a norma, pericoloso. Quindi la preside ha deciso di far sgomberare l'istituto trasferendo docenti ed alunni presso la sede principale di via Prever.

La situazione si è risolta in soli tre giorni

Era stata preventivata una chiusura per il periodo, almeno, di dieci giorni. Ma alla fine il disagio è durato cinque giorni, pari ad una settimana scolastica dove le quindici classi ospitate in via Battitore, sono andate in via Prever per poi tornare, lunedì 23 aprile, nelle aule della succursale, riaperta dopo tutti i lavori e le verifiche effettuate. “Il tutto si è risolto molto prima del previsto. – commenta la preside Angela Maglio – I tecnici della Città Metropolitana sono prontamente intervenuti e hanno sanato la situazione. Quello che hanno trovato è stato anomalo. Gli impianti di messa a terra, infatti, erano inesistenti. Una parte di cavi fino ad un certo punto e poi un taglio netto ai fili e neppure più un collegamento. Non possiamo azzardare ipotesi su come mai l'impianto fosse così. Pare che i fili siano stati tranciati di netto, ma nessuno è mai entrato nel plesso e non capiamo chi avrebbe potuto fare una azione del genere senza essere visto. Quello che è curioso è che mancavano parecchi metri di cavo”.

Rubati i cavi per recuperare il rame? E' solo una delle ipotesi...

Si pensa subito al furto. Per un certo periodo i cosiddetti “ladri di rame” erano all'ordine del giorno e i cavi ne contengono, ma si può anche ipotizzare che i medesimi cavi non siano stati messi al momento della realizzazione dell'impianto stesso. Quello che è importante adesso, è che gli studenti siano potuti rientrare nelle rispettive aule.

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