Raduno Bianco Levrin a Ingria, partecipanti da tutto il mondo
Dalla Francia come dagli Stati Uniti per la riuscita iniziativa in Valle Soana

Raduno Bianco Levrin a Ingria, partecipanti da tutto il mondo. Molti dalla Francia, ama pure dagli Usa.
Raduno Bianco Levrin a Ingria, partecipanti da tutto il mondo
Oltre 60 partecipanti, provenienti per quasi la metà dalla Francia (in particolare dalla Savoia), ma anche dagli Stati Uniti, si sono dati appuntamento ad Ingria per il «Raduno dei Bianco Levrin». Una scelta non casuale, perché è proprio ad Ingria che hanno le loro radici coloro che portano questo cognome.
Un misto tra lingua iberica e scelte francesi
Cercando negli archivi battesimali, si ritrovano delle trascrizioni del cognome «Bianco» che sembrano derivare dall’iberico «Blanco», che alcuni abbinano a tribù gitane rifugiatesi in valle Soana. La comparsa della seconda parte del cognome, Levrin, coincide invece con il passaggio delle truppe napoleoniche. Il termine «Levrin» sarebbe associato anche a gente veloce, molto intuitiva, vista l’assonanza di Levrin con il termine «levra» (lepre).
Una lunga e gloriosa storia ingriese
Il ceppo principale dei Bianco Levrin, inoltre, era radicato nella frazione Camproardo di Ingria e lì si specializzò nella fabbricazione dei «traulin», ovvero i succhielli, con 14 officine insediate nella borgata. Una storia lunga e gloriosa, di cui ancora oggi chi porta questo cognome va fiero, tanto da valicare Alpi e gli Oceani per tornare nel paese delle origini.