La Val di Viù in film a Roma
"Lou soun amis" ovvero le tradizioni valligiane.

La Val di Viù in film a Roma. Domani la presentazione di "Lou soun amis".
La Val di Viù in film a Roma
Domani, giovedì 22 novembre, a Roma in occasione del Convegno Rassegna MAV 2018, (Materiali di Antropologia Visiva) verrà presentato e discusso il film documentario “Lou soun amis”, “Il suono amico” realizzato nelle Valli di Lanzo da Flavio Giacchero e Luca Percivalle, della durata di 45 minuti. Il MAV, Materiali di Antropologia visiva si terrà nella sala “Diego Carpitella” in piazza Guglielmo Marconi a Roma da giovedì 22 a sabato 24 novembre.
Importante riconoscimento
Si tratta di un importante riconoscimento, il principale in Italia per quanto riguarda ricerche nel campo dell'antropologia visiva, che porterà visibilità sulle tradizioni e la cultura delle Valli di Lanzo. Spiega l’assessore alla cultura Alberto Guerci: «Dalle Valli di Lanzo e in particolare con Flavio Giacchero dalla Val di Viù, le tradizioni delle nostre Valli andranno fino a Roma. Quindi lo ringraziamo come amministrazione comunale, perché lui come viucese ha fatto un grandissimo studio sugli strumenti antichi e le tradizioni musicali valligiane, un’unione che ci amalgama tutti con il suono amico».
Antropologia visiva
La documentazione sul campo è stata realizzata da entrambi gli autori e Luca Percivalle ha curato le riprese video e la fotografia. Il MAV è la rassegna improntata alla discussione e alla messa in mostra di metodologie e di prospettive di studio realizzate con i mezzi audiovisivi. Si tratta dunque di un’occasione nella quale i film proiettati costituiscano la base di un dibattito. Lo storico appuntamento biennale di antropologia visiva, ideato da Diego Carpitella nel 1985 al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, è stato ripreso nel 2010 alla “Sapienza” Università di Roma, con l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia e il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari. L’edizione del 2018 è organizzata dall’Università di Roma e dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, in collaborazione con il Museo delle Civiltà, Museo delle Arti e Museo delle Tradizioni Popolari.