Villa confiscata alla mafia a San Giusto, interrogazione in Regione
Marco Grimaldi (SI-LeU), «la villa di San Giusto deve tornare al più presto alla collettività».
Villa confiscata alla mafia a San Giusto, il consigliere regionale Grimaldi presenta un'interrogazione in consiglio regionale.
Villa confiscata alla mafia
Si torna a parlare di beni sottratti alle mafie in Canavese. Per il consigliere regionale, Marco Grimaldi (SI-LeU), «la villa di San Giusto deve tornare al più presto alla collettività». In aula l’Assessora Monica Cerutti ha risposto all’interrogazione urgente del Capogruppo di LeU sulla situazione dell’immobile confiscato alla criminalità organizzata.
In campo anche Libera Piemonte
Pochi giorni fa, tra l’altro, Libera Piemonte e Avviso Pubblico hanno lanciato un appello analogo, per la restituzione alla collettività dell’abitazione confiscata al narcotrafficante Nicola Assisi. «La residenza, infatti, è stata confiscata in via definitiva nel 2011 – quindi appartiene allo Stato – e data in gestione alla Anbsc, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, competente per la sanificazione della struttura, che solo una volta resa agibile può cominciare l’iter per l’assegnazione - spiega Grimaldi - Nel 2015, il Gico della guardia di finanza ha trovato e sequestrato 3,9 milioni di euro e 24 Rolex, sotterrati nel giardino, frutto di attività illecite. Tuttavia, dalla confisca ci sono voluti sette anni per liberare la villa dai familiari del criminale, che la occupavano nonostante l’espropriazione definitiva. Dallo sgombero sono ormai passati sei mesi, ma lo stabile è ancora abbandonato».
Lotta alla criminalità organizzata
La scorsa estate ignoti si sono introdotti nel bene posizionando due bombole di gas e appiccando un incendio con l’obiettivo, per fortuna non raggiunto, di farlo esplodere. «Si è trattato chiaramente di una reazione della criminalità organizzata, che con quest’atto ha inteso manifestare la propria forza. Come ha ricordato l’Assessora, tra il 2017 e il 2018 la Regione ha stanziato 350.000 euro per i Comuni sedi di beni confiscati alle mafie. È ormai acclarato come il Piemonte sia crocevia, snodo strategico delle mafie e del narcotraffico a livello mondiale. Colpire le ricchezze delle mafie è una delle strategie chiave per combatterle, per questo molte voci si sono espresse affinché la legislazione sulla confisca dei beni sia perfezionata (legge 17 ottobre 2017, n.161) per rendere più veloci le fasi delle assegnazioni dei beni” – dichiara Grimaldi – Invece il Governo, con il ‘decreto sicurezza’, ha sostanzialmente avallato la vendita all’asta ai privati di beni confiscati alle mafie, il che va nella direzione opposta di una loro sottrazione sicura alla criminalità e riassegnazione alla collettività e a una destinazione sociale. Abbiamo chiesto alla Regione – che ha condiviso le nostre preoccupazioni attraverso le parole dell’Assessora Cerutti – di fare di tutto per restituire finalmente la villa di San Giusto alla collettività, prima che cada nelle mani di qualche oscuro prestanome, e siamo contenti di avere ottenuto un impegno in tal senso».
La risposta dell'assessore Cerutti
In assise l’assessore regionale, Monica Cerutti, ha replicato: «La Regione ha condiviso le nostre preoccupazioni. Abbiamo chiesto, ottenendo un impegno in tale direzione, di fare di tutto il possibile per restituire finalmente la villa di San Giusto alla collettività, prima che cada nelle mani di qualche oscuro prestanome».