Dopo le esplosioni raccolte 200 firme
A Robassomero chiesto un incontro con il sindaco sulla sicurezza.

Dopo le esplosioni raccolte 200 firme. A Robassomero.
Dopo le esplosioni raccolte 200 firme
Raccolte oltre duecento firme: i residenti chiedono chiarimenti sulle esplosioni di metà luglio verificatesi nello stabilimento A2A di corso Fratelli Kennedy a Robassomero. Gli abitanti chiedono un appuntamento al primo cittadino Rosalia Mangani (nella foto). L'Amministrazione deve spiegare loro quali azioni sono state prese per mantenere la sicurezza pubblica. Nel giro di una settimana si sono riempiti i fogli della petizione. Consegnata lunedì 22 luglio nel palazzo civico. Vi hanno aderito gli abitanti del Colombè oltre ad altri cittadini.
“La prima deflagrazione è stata intensa”
In molti hanno trascorso con apprensione le giornate di sabato 13 e domenica 14 luglio. Dichiara Gianni Di Franca: “La prima deflagrazione è stata molto intensa. Il giorno dopo, sono avvenute altre esplosioni. Ci inquieta molto la sequenza in cui si sono verificati gli scoppi”. Il timore è giustificato anche dal tipo di materiali trattati nello stabilimento. Qui infatti vengono recuperati i rifiuti industriali.
Poche comunicazioni sul sito istituzionale
Nelle ore successive all'incidente non sono stati diramati comunicati ufficiali. Ci si è limitati a scrivere dei post sui “social”. Questi notoriamente non sono considerati canali istituzionali. Constata Di Franca: “Perchè nei momenti successivi allo scoppio non è stato pubblicato un comunicato ufficiale sul sito internet del comune di Robassomero? Molti residenti hanno letto delle dichiarazioni solo sui social network”.