UNCEM: contro lo smog, serve l'energia rinnovabile

In collaborazione con AIEL, le misure per migliorare la qualità dell'aria.

UNCEM: contro lo smog, serve l'energia rinnovabile
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UNCEM: contro lo smog, serve l'energia rinnovabile. In collaborazione con AIEL, le misure per migliorare la qualità dell'aria.

UNCEM

L'inquinamento atmosferico è in questi giorni al centro del dibattito e gli elevati livelli di polveri sottili nell'aria, complice l'alta pressione e l’assenza di vento, hanno richiamato provvedimenti di limitazione del traffico fino ai diesel euro 5 a Torino ed euro 6, come a Roma. Ma anche il riscaldamento a biomassa legnosa, legna e pellet, è stato additato da più parti come principale responsabile dell’emergenza smog. Sulla questione è intervenuta anche UNCEM insieme ad AIEL, l'Associazione italiana Energie Agroforestali.

Consumo di legna e pellet

"L'ultimo Rapporto Statistico GSE - spiegano le due associazioni - attesta che negli ultimi 6 anni il consumo di legna e pellet nel settore residenziale è rimasto sostanzialmente stabile e a livello regionale una indagine di Arpa Veneto del 2013 ha registrato un calo dei consumi di legna rispetto al 2006 di ben 260.000 tonnellate. Chi afferma il contrario è evidentemente disinformato. I dati dell'Osservatorio AIEL attestano come il numero dei generatori sia addirittura in leggero calo passando da 9,4 milioni di generatori a legna e pellet nel 2014 a 9,1 nel 2018. Anche a livello regionale si conferma questo trend, Arpa Lombardia ha rilevato che nell'arco di 8 anni dal 2008 al 2015 i generatori sono rimasti intorno alle 600.000 unità, mentre Arpa Veneto ha rilevato solo un lieve incremento dell'1% dal 2006 al 2013 (672.000)".

La qualità dell'aria

La qualità dell'aria non sarebbe peggiorata negli ultimi anni. "Lo dice l'Agenzia Europea per l'ambiente - riportano UNCEM e AIEL - che attesta negli ultimi 30 anni un generale miglioramento della qualità dell'aria. Ad esempio nella città di Milano nel 2005 i giorni oltre i limiti consentiti furono 152, mentre nel 2019 sono stati solo 72. bisogna fare molto di più sia sul fronte della mobilità sostenibile sia sul fronte del riscaldamento domestico accelerando la transizione dai combustibili fossili a tutte le fonti rinnovabili. E il settore del riscaldamento domestico a biomasse si è fatto parte diligente nei confronti del problema emissioni investendo in ricerca e innovazione tecnologica per rendere sempre più efficienti gli apparecchi e ridurne le emissioni".

Nuovi e moderni generatori

"Per migliorare la qualità dell'aria - concludono le due associazioni - è necessario intensificare l’impegno a incentivare la sostituzione dei vecchi e obsoleti apparecchi a legna e pellet con nuovi e moderni generatori che garantiscono elevati livello di efficienza energetica e basse emissioni di polveri. E come? Con l'incentivo Conto Termico. E i primi risultati sono già apprezzabili".

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