Supermercato in area Unesco a Ivrea: stop definitivo
E il gruppo del Movimento Cinque Stelle si scaglia contro l'amministrazione giudicata "inadeguata".

Supermercato in area Unesco a Ivrea: stop definitivo. E il gruppo del Movimento Cinque Stelle si scaglia contro l'amministrazione giudicata "inadeguata".
Supermercato in area Unesco
Con l'approvazione in Consiglio Comunale della "Proposta Tecnica del Progetto Preliminare della Variante Generale del Piano Regolatore" è stato dato uno stop definitivo al progetto della società Genco che prevedeva l'edificazione di un centro commerciale nell'area protetta del Sito UNESCO. Sulla vicenda arrivo il commento del gruppo Movimento 5 Stelle "Le tutele richieste da UNESCO e dalla Regione Piemonte inserite nel documento approvato - commentano i pentastellati - confermano la bontà delle nostre prese di posizione: il progetto non è compatibile con gli interessi collettivi legati alla tutela del Sito. L’Amministrazione Sertoli ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza nella gestione della proposta imprenditoriale della società relativa alla costruzione del supermercato. Il Sindaco durante la campagna elettorale ha sposato il progetto senza essere consapevole dei limiti di salvaguardia legati al sito Unesco e senza ascoltare la volontà della comunità".
"Amministrazione cieca"
"La posizione dell’Amministrazione - sottolineano dal gruppo consiliare - non è cambiata quando, sorda alle richieste di sospendere la costruzione dell’ipermercato Coop provenienti dal M5S di Ivrea, da forze politiche di opposizione, dalle organizzazioni di commercianti locali e da associazioni ambientaliste e più in generale da molti semplici cittadini che numerosi avevano sottoscritto petizioni contrarie all’opera, ha proseguito nel suo intento. L’ostinazione, il dilettantismo e l’incapacità di ascolto delle posizioni della città portarono la Giunta a perseguire la possibilità della realizzazione dell’opera utilizzando come procedura una variante semplificata al Piano Regolatore. Ma anche questa via ha dimostrato improvvisazione. L'assenza della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino alla conferenza dei servizi convocata il 29 marzo 2019 ha espresso un giudizio definitivo sulla procedura della variante, una bocciatura netta".
Piano regolatore
"Non è accettabile che la città sia amministrata in questo modo - concludono - non si è saputo difendere l'interesse comune manifestato da diversi soggetti e la Giunta è risultata impreparata e accecata dalla pressione dei privati. Riteniamo che l’Amministrazione, preso atto dei propri errori, debba favorire nuovi progetti che, nel rispetto delle tutele del Sito, possano rendere possibile un necessario recupero urbanistico di un'area centrale e strategica per la nostra città. Il nostro gruppo politico continuerà a seguire con attenzione l’importante percorso che porterà all’approvazione di un nuovo Piano Regolatore".