150 pc rubati dalla scuola di Volpiano, dopo il furto la polemica politica
L'opposizione: «Inaccettabile che non ci siano né antifurto e né assicurazione»

150 pc rubati dalla scuola di Volpiano, dopo il furto la polemica politica tra opposizioni e maggioranza.
150 pc rubati dalla scuola di Volpiano
È polemica aperta a Volpiano dopo il grave furto avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 aprile alla scuola media «Dante Alighieri». Ignoti si sono introdotti nell’edificio scolastico, sottraendo oltre 150 computer portatili, acquistati di recente grazie ai fondi del Pnrr per essere destinati al progetto «Scuola in movimento», fiore all’occhiello dell’Istituto volpianese. Un episodio che ha profondamente scosso la comunità cittadina e che ora diventa anche terreno di scontro politico. I gruppi consiliari di minoranza Cambiamo Volpiano e Gente di Volpiano puntano il dito contro l’Amministrazione, accusata di non aver fatto abbastanza per garantire la sicurezza dell’Istituto.
Interrogazione e mozione
E giovedì 24 aprile hanno presentato in Consiglio comunale un’interrogazione e una mozione sulla vicenda. Nell’interrogazione i consiglieri Antonietta Maggisano, Giuseppe Medaglia e Monica Camoletto chiedono chiarimenti sulle «misure di sicurezza strutturali del plesso»: «Non si comprende perché le attrezzature tecnologiche non fossero adeguatamente custodite e perché non sia scattato alcun allarme in loco», affermano i consiglieri, che chiedono all’Amministrazione «se avesse mai proposto all’Istituto Comprensivo un accordo che prevedesse la possibilità di stipulare un’assicurazione contro incendi e furti dei beni mobili presenti negli edifici scolastici, considerando il rilevante patrimonio tecnologico esistente». La mozione presentata riguarda il futuro immediato degli studenti delle sei classi di terza media: «Il materiale rubato – proseguono – era una risorsa importantissima per tutti gli studenti e per i loro insegnanti, ma rappresentava anche un supporto necessario per la preparazione degli elaborati orali delle terze medie, da realizzare su dispositivi informatici presenti a scuola».
Raccolta fondi
I consiglieri criticano anche l’approccio dell’Amministrazione, che ha annunciato eventi di raccolta fondi per aiutare la scuola: «Non può fare unicamente affidamento sull’organizzazione di eventi. È suo dovere adoperarsi per reperire risorse economiche già disponibili all’interno dei capitoli di bilancio». Per questo, la mozione chiede di utilizzare immediatamente i 3.000 euro previsti dalla variazione di bilancio n. 8 come «aiuto concreto e attuale allo svolgimento della didattica almeno per le sei classi coinvolte». I due gruppi propongono, infine, di coinvolgere anche il dirigente scolastico, il Consiglio d’Istituto e il Consiglio comunale dei Ragazzi.